Nei prossimi mesi sarà stilata una lista con i fornitori e alla fine uno fra loro potrebbe aggiudicarsi una commessa importante per la sicurezza di quella che è la più grande azienda di semiconduttori al mondo. In Arizona TSMC, colosso taiwanese, ha avviato una ricerca per individuare la società più indicata per fornire droni da monitoraggio. Gli UAV saranno utilizzati per monitorare e sorvegliare l’intera area.

Perché TSMC ha bisogno di droni?
Sono anni che gli Stati Uniti cercano di rilocalizzare intere filiere sul suolo americano. Nella guerra commerciale in corso con la Cina la battaglia dei chip è strategica e multinazionali come TSMC hanno investito negli USA. L’impiego di droni nello stabilimento in Arizona servirebbe per monitorare l’intero sito, fare luce su eventuali situazioni critiche e intervenire in caso di calamità con riprese aeree.

Come si legge sulla stampa DJI, la società cinese tra i leader nel settore dei droni, sembrerebbe intenzionata ad applicare per offrire i propri mezzi. D’altra parte l’azienda è da anni sotto la lente dei regolatori USA e della politica tanto che Oltreoceano sono quasi introvabili i prodotti targati DJI. Una tecnologia cinese potrebbe essere impiegata negli USA per sorvegliare uno stabilimento che produce chip? Difficile con Trump alla Casa Bianca.
Nel frattempo TSMC ha affrontato negli USA scontri con i sindacati che hanno accusato la multinazionale di discriminazione nella selezione dei dipendenti (TSMC preferirebbe persone di Taiwan) e nella sicurezza sul luogo di lavoro.