Sono diversi mesi che Mistral AI si è guadagnata la scena europea. La scaleup francese specializzata in intelligenza artificiale e già battezzata come la OpenAI del Vecchio continente è una delle realtà più interessanti di un settore in crescita.
Poche ore fa è uscita la notizia della chiusura di un nuovo round – il Serie B – da 600 milioni di euro. Si tratta di un’azienda che – utilizzando un’espressione un filo abusata, ma in questo caso azzeccata – ha bruciato le tappe: a un mese di vita, nel 2023, aveva chiuso il seed round da 105 milioni di euro. Vediamo chi c’è dietro e quanto ha raccolto finora l’unicorno d’Oltralpe.
Mistral AI: di chi stiamo parlando?
Mistral AI è stata fondata a Parigi lo scorso anno, dopo sicuramente un certo periodo di tempo trascorso in fase stealth (ovvero, senza farsi notare e senza compiere alcuna azione di comunicazione). Il 2023 è stato l’anno di ChatGPT e di Sam Altman, così come di Microsoft e di Satya Nadella che vi ha investito oltre 10 miliardi di dollari. La scaleup francese è riuscita a suo modo a emergere nel quadro internazionale, proponendo il proprio LLM.
I founder di Mistral AI sono Arthur Mensch, Charles Gorintin, Guillaume Lample e Timothee Lacroix, con esperienze in Meta e DeepMind, una delle divisioni di Google. Mistral AI è uno dei campioni europei che competono nel settore dell’intelligenza artificiale. Complessivamente ha raccolto più di mezzo miliardo di euro, come calcola Crunchbase.
Chi investe in Mistral AI
Il round appena concluso da 600 milioni di euro è stato guidato da General Catalyst, ma sono molte altre le realtà – tra VC e tech company – che hanno partecipato alle iniezioni di capitale. In ordine sparso troviamo Microsoft (con 15 milioni di euro mediante una partnership), Salesforce, Nvidia, Lightspeed Venture Partners, BNP Paribas e Databricks Ventures.
«Quando abbiamo iniziato ci è stato detto che questo è un mercato che non verrà mai stravolto – ha dichiarato Arthur Mensch, Ceo di Mistral AI, al Financial Times -. Abbiamo dimostrato che non era così e abbiamo effettivamente sconvolto il modello di business di OpenAI». Si tratta di un periodo molto vivace dal punto di vista del fundraising sul fronte AI: poche settimane fa xAI di Elon Musk ha chiuso un round da 6 miliardi di dollari, con valutazione da 24 miliardi.