Annunciata la partnership tra i due giganti dell’intrattenimento
«Il gruppo LEGO ha catturato l’immaginazione di grandi e piccini con il gioco creativo per quasi un secolo. Siamo entusiasti di unirci per costruire uno spazio nel metaverso che sia divertente e adatto a bambini e famiglie». A parlare è l’amministratore delegato di Epic Games (il gigante del gaming dietro a Fortnite), Tim Sweeney. Le due società hanno appena annunciato un piano per portare LEGO nel metaverso. Di fronte all’ennesima notizia di un’azienda che si butta in questo nuovo spazio dove fisico e virtuale (pare) si mescoleranno, è d’obbligo la cautela. Sono tantissime le realtà al lavoro sul metaverso, la nuova parola d’ordine in ambito tech, uscita come il genio dalla lampada grazie a Mark Zuckerberg, che nel 2021 ha cambiato il nome di Facebook in Meta. Di concreto, però, al momento c’è poco.
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Di recente abbiamo pubblicato un’intervista in cui gli scenari sul metaverso non sembrano così rosei. L’annuncio di LEGO ed Epic Games ha senz’altro generato hype tra gli appassionati dei rispettivi brand. Da una parte la multinazionale del mattoncino, uscita rafforzata dalla transizione al digitale, continua ad allargare il proprio posizionamento nel campo del divertimento, soprattutto videoludico. Se non ci credete date un’occhiata alla nostra recensione dell’ultimo videogioco targato LEGO e Star Wars; dall’altra abbiamo Epic Games, un gigante dell’intrattenimento e leader a livello mondiale.
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«Abbiamo la responsabilità di rendere il gioco digitale sicuro e stimolante per tutti. E proprio come abbiamo tutelato i diritti dei bambini al gioco sicuro per generazioni, ci impegniamo a fare lo stesso per il gioco digitale». Così ha commentato la partnership il Ceo di LEGO, Niels B Christiansen. In attesa di capire come sarà il metaverso di LEGO (potrebbe volerci più di qualche anno), il dibattito tecnologico si sta orientando sul concetto di beni digitali: a cominciare dagli NFT, sempre più persone sembrano interessate a esperienze personalizzate online, dove puntano a vestire il proprio avatar seguendo mode e stili. Quell’avatar, chissà, potrebbe un domani spostarsi da un metaverso all’altro?