Laura De Dilectis e due socie, la psicologa Ilaria Saliva e la psicoterapeuta inglese Georgia Spencer Davison, lavorano con 8 persone under 30 ad una app per la sicurezza in strada
Anche Laura De Dilectis sarà con noi al SIOS23 Winter Edition, che torna giovedì 21 dicembre a Milano nel prestigioso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. Vieni ad ascoltarla dal vivo e iscriviti qui all’evento. Scopri qui tutti gli speaker e il programma.
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A 27 anni una giovane psicologa lancia un servizio di videochiamate su Instagram per accompagnare le ragazze a casa quando rientrano sole di notte. Si chiama Viola walk home, è attivo 24 ore su 24. In due anni, il progetto è diventato un movimento enorme. Si è diffuso all’estero e lei ha appena ritirato il Myllennium Award, come miglior startup a impatto sociale. Lei è Laura De Dilectis, da sempre ha il desiderio di combattere la violenza di genere. Oggi ha 29 anni e ha trasformato questo servizio di videochiamate per tornare a casa sane e salve e in una startup: Viola. «Avevo 13 anni quando ho scelto di diventare psicologa. Stavo male e volevo capire perché. Ho deciso di ascoltare i più deboli, per ascoltare me stessa. E ho finito per capire che quello che volevo fare nella vita era avere un impatto sulla società»
Laurea magistrale in psicologia, 110 e lode alla Sapienza di Roma. Due Erasmus: uno a Parigi, uno a Lisbona. «Ho sempre vissuto nelle città, conosco il bello e il brutto». Poi fa un tirocinio alla Casa Internazionale delle donne di Roma e si rende conto di quanto sia diffusa la violenza di genere. Per strada, tra le mura domestiche, sul posto di lavoro. Secondo l’Istat, il 31,5% delle 16-70enni (più di 6 milioni persone) ha subìto nel corso della propria vita una forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi come lo stupro. «Davanti a questi numeri accumulavo rabbia giorno dopo giorno e capivo che non potevo più far finta di nulla». Poi una domenica mattina di marzo 2021 la notizia di un fatto terribile la spinge ad agire. «Una ragazza inglese di 33 anni, Sarah Everard, era stata rapita, stuprata e uccisa mentre tornava a casa la sera a piedi, nel quartiere londinese di Brixton. Quella rabbia si è trasformata in energia. Ho capito che dovevo trovare una soluzione a questo problema, fare la mia parte per permettere alle donne di sentirsi sicure per strada».
Quella stessa domenica, Laura si mette a scrivere su un foglio bianco il suo progetto. E come prima cosa lancia una call to action sul suo profilo Instagram. La chiama Donnexstrada. “Questo il mio progetto, vuoi aiutarmi?” Dentro mille idee. Dalla mappatura delle strade più sicure, al taxi sospeso accessibile a chi non se lo può permettere. In pochissimo tempo riceve qualcosa come 400 email. «Ho avuto una risposta incredibile di persone disposte ad aiutarmi e ho capito che il problema era molto sentito. Le ragazze che hanno paura per strada sono tantissime. Così a Giugno del 2021 ho fondato l’associazione. Avevo a mia disposizione un sacco di capitale umano con voglia di aiutare, la tecnologia di Instagram che già allora permetteva le videochiamate e la community: quasi tutte le ragazze hanno un profilo IG. Il servizio è disponibile in Italia e in Germania. Funziona cosi: stai tornando a casa e ti colleghi a @ViolaWaklHome, scrivi un messaggio di SOS in DM e in un minuto ricevi una videochiamata che viene registrata. Una persona dall’altra parte del telefono ti accompagna a casa con una videochiamata. Puoi anche prenotare il servizio in anticipo. Laura riesce a coinvolgere 150 volontari da tutta Europa, in tutto parlano 17 lingue. L’idea risponde a un bisogno. Il servizio è utilizzato da centinaia di donne. In più sono stati creati anche 100 Punti Viola, luoghi di rifugio e rete di supporto su tutto il territorio. «Per strada non meritiamo di avere paura. Cosi come per casa» A maggio 2022, Laura con 2 socie, la psicologa Ilaria Saliva (oggi COO) e la psicoterapeuta inglese Georgia Spencer Davison (oggi Chief product officer) lancia la sua startup. Con un team di 8 persone, tutte under 30, stanno lavorando per creare un’App si potrà scaricare e usare per essere più sicure in strada o a casa. Modello di business: Freemium.
«Stiamo offrendo una soluzione palliativa al grande problema della violenza di genere. Il nostro sogno è quello di riuscire a creare un mondo dove servizi come i nostri siano inutili. Siamo consapevoli che ci vuole tempo ma dobbiamo continuamente parlarne e usare la tecnologia per migliorare la vita delle persone. Ho sempre voluto fare un’impresa che potesse risolvere un problema. Le difficoltà sono però tantissime. Gli infiniti grazie che stiamo ricevendo purtroppo non bastano per andare avanti. Stiamo iniziando a parlare con gli investitori. Faremo un aumento di capitale di 250 mila tra settembre e ottobre e poi un round intorno ai 2milioni di euro». A dicembre 2022 Laura ha ricevuto a Bruxelles il premio Woman in Business – Women of Europe Awards 2022, assegnato alle personalità femminili che contribuiscono ad azzerare il gender gap e a eliminare le discriminazioni. Pochi giorni fa ha ritirato il Myllenium Award, rivolto ai giovani under 30 per valorizzare le eccellenze in termini di creatività e innovazione. Viola è stata considerata miglior startup a impatto sociale. «Era normale per me camminare da sola per strada, passeggiare con il telefono scarico senza che nessuno sapesse dove ero alle 5 di mattina, non mi hanno detto che bisogna lottare per una cosa che doveva essere normale. Non ero al sicuro e non lo sapevo. Oggi lo sono. Perché la mia voce è la voce di mille donne. Non ho scelto di occuparmi di violenza. È stato necessario. E spero presto di poter raccontare altre storie. Di unione. Di amore. Storie che raccontino la bellezza del mondo, non le sue brutture».