Gli odiati (ma non da tutti) messaggi audio potranno essere accelerati. Magari non si capirà qualcosa ma saranno senz’altro meno frustranti e invasivi
O li ami o li odi, c’è poco da fare. I messaggi vocali di WhatsApp, finiti perfino nelle canzoni (il famoso “vocale di dieci minuti” raffigurato come diabolica condanna per amici e partner), potranno presto essere velocizzati. Insomma, potremo ascoltarli ma in modo più rapido e un po’ meno invasivo per la nostra routine.
Così pare stando a un’anticipazione del sempre preciso account di analisti ed esperti di WABetaInfo, specializzato nell’individuazione di nuove funzionalità e aggiornamenti nelle versioni beta della chat più usata del mondo. Si tratterebbe, a ben vedere, di quanto è per esempio disponibile da anni su Telegram, piattaforma stracolma di funzionalità, ormai una superapp a tutti gli effetti, almeno in termini di scambio file e messaggistica. Quindi con l’acceleratore sembrerà un po’ di ascoltare i messaggi obbligatori alla fine degli spot pubblicitari? Sì e no. O almeno, non a quel livello: qualche parola o passaggio potranno senz’altro sfuggire, ma il raddoppio della velocità (non si sa ancora se ci saranno anche impostazioni intermedie, tipo 1,5) garantirà il dimezzamento dei frustranti tempi di ascolto.
Come sempre per questo tipo di anticipazioni, è difficile capire quando la funzionalità sarà disponibile per tutti gli utenti. In fondo, WhatsApp conta oltre due miliardi di utenti in tutto il mondo (traguardo raggiunto proprio un anno fa). “Questa funzione è in fase di sviluppo – spiega il tweet di WABetaInfo – e sarà disponibile in un futuro aggiornamento per iOS e Android”.
Altre novità. Dopo i messaggi testuali a scomparsa (ma con la sola impostazione di una settimana) arriveranno presto anche le immagini a tempo: una volta visualizzate si autodistruggeranno, come capita anche nella messaggistica di Instagram o su Messenger. Chiamate e videochiamate sono ufficialmente sbarcate anche su WhatsApp Desktop, cioè sull’app ufficiale per PC e Mac e, ovviamente, il 15 maggio entreranno in vigore le nuove policy legate alla privacy, in particolare relative al trattamento dei dati nei rapporti con aziende, professionisti e pmi, che nei mesi scorsi hanno prodotto un (non si sa quanto significativo) movimento di protesta contro la piattaforma controllata da Menlo Park.
All’inizio della settimana WhatsApp ha anche cessato il support per iPhone 4s, per cui adesso occorre disporre di una versione di iOS dalla decima in su per utilizzarne correttamente tutte le funzionalità.