La Call4Startup per il packaging alimentare promossa da Amica Chips, Auricchio, PanPiuma, Parmalat, Ponti, Rovagnati, Urbani Tartufi e Valsoia, parte di Italia del Gusto insieme a Eatable Adventures, uno dei principali acceleratori foodtech su scala globale, è terminata con la scelta di 6 startup di cui 4 Made in Italy, una bulgara e una israeliana. La challenge per innovare il settore ha l’obiettivo di affrontare la sfida del packaging sostenibile all’insegna dell’Open Innovation per favorire il dialogo tra imprese e startup e la condivisione di nuove tecnologie che non sempre è possibile sviluppare internamente.
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La challenge di Italia del Gusto ed Eatable Adventures
Da imballaggi industriali con materiali alternativi a nuove proposte per migliorare i processi produttivi fino a tecnologie in grado di prolungare la shelf life dei prodotti: le sei startup selezionate supporteranno sempre di più le imprese nella riduzione della plastica monouso e di materiali non riciclabili e favoriranno la transizione verso un’industria alimentare più consapevole ed eticamente all’avanguardia. Le realtà che hanno vinto la challenge di Italia del Gusto ed Eatable Adventures avranno l’opportunità di collaborare con alcune delle più prestigiose aziende alimentari nazionali e testare le loro soluzioni in scenari reali, oltre ad accedere a un ecosistema e a un network di esperti a livello internazionale. Conosciamole meglio.
Le 6 startup della challenge
Tra le sei realtà vincitrici selezionate da Italia del Gusto ed Eatable Adventures ci sono:
- Nicefiller, realtá italiana che propone Cronogard, una tecnologia che utilizza specifiche molecole inserite nel packaging e tramite scambi di ioni in grado di proteggere e mantenere freschi gli alimenti più a lungo, riducendo gli sprechi. La soluzione offre una barriera protettiva e antibatterica all’interno delle confezioni, rallentando la formazione degli agenti responsabili del deterioramento organolettico e visivo;
- FOODOC®, con una soluzione software modulare ottimizza il processo di etichettatura multilingua, centralizza la gestione, snellisce le operazioni e riduce i costi operativi;
- Alter Eco, società benefit che ha introdotto la tecnologia del “Fiber Molding cellulosico”: un processo innovativo che utilizza fibre naturali di cellulosa provenienti da piante annuali e da prodotti secondari agricoli, come bambù, o degli scarti della lavorazione della canna da zucchero, per la creazione di prodotti monouso e packaging ecosostenibili;
- IUV, per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di confezionamento plastic free e rivestimenti edibili per prodotti alimentari freschi attraverso “Naturameri”: piccole molecole naturali non modificate chimicamente presenti nelle alghe, nelle piante e persino negli scarti alimentari, incentivando una visione sempre più eco-friendly del packaging alimentare;
- LiVA, startup israeliana al femminile specializzata nello sviluppo di soluzioni intelligenti di biopreservazione e biocontrollo finalizzate a estendere la shelf life di alimenti e delle colture, riducendo gli sprechi e promuovendo una produzione più sostenibile. Le miscele di nutrienti prebiotici create da LiVA favoriscono la crescita di batteri funzionali senza ricorrere a colture vive e imitando l’azione benefica sull’ecosistema microbico ed assicurando una protezione completa;
- Lam’on, startup bulgara che propone materiali alternativi per ridurre l’uso di plastica. Grazie allo sviluppo e produzione di laminati a base biologica, riciclabili insieme a carta e cartone, e di fogli trasparenti compostabili, le soluzioni innovative di questa startup si propongono come alternative sostenibili ai prodotti in plastica derivati dal petrolio, comunemente utilizzati nelle industrie della stampa e dell’imballaggio.