Questa estate noi di StartupItalia abbiamo deciso di intraprendere un viaggio, un tour alla scoperta delle startup italiane. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, abbiamo tratteggiato una mappa del tesoro, o meglio, dell’innovazione. E non è ancora finita
«Pensiamo al giovane Bill Gates e ci meravigliamo che il nostro mondo abbia permesso a un tredicenne di diventare un imprenditore dal successo favoloso. Ma questa è la lezione sbagliata. Il nostro mondo ha solo concesso a un tredicenne l’accesso illimitato ad un terminale in time sharing nel 1968. Se a un milione di adolescenti fosse stata data la stessa opportunità, quante altre Microsoft avremmo oggi? I fuoriclasse sono il prodotto della storia e della comunità di appartenenza, delle occasioni e del retaggio culturale». È uno dei passaggi più interessanti del libro di Malcolm Gladwell, giornalista e sociologo canadese, autore di svariati best seller, tra cui quello tradotto in Italia col titolo di “Fuoriclasse”.
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Quando abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio tra le startup italiane che si annidano nelle varie regioni – e quindi in quei distretti fisici, che oggi diventano sempre più reticolari e connessi – subito ho pensato a Gladwell. Perché nel suo concetto di innovazione è racchiusa questa idea di contesto geografico che fa la differenza. Sembra un paradosso, ma mai come oggi nel tempo della smaterializzazione dei luoghi fisici, proprio la fisicità degli spazi può contribuire a fare la differenza.
Se a un milione di adolescenti fosse stata data la stessa opportunità, quante altre Microsoft avremmo oggi? (Malcolm Gladwell)
Così, in questa estate 2022 ci siamo messi in viaggio, da nord a sud, alla scoperta delle tante vie dell’innovazione per disegnare una mappa del futuro con una lista – non è una classifica! – delle realtà che provano a tratteggiare un domani migliore. In questo viaggio, che è iniziato con il mese di agosto, mentre tutti erano in giro per divertimento, e che proseguirà per tutto l’autunno, abbiamo scoperto come i luoghi plasmano il futuro. Certo, sono le persone a fare la differenza, con quel capitale umano che consente di scalare mercati e fatturato.
“Una mappa del futuro, un tour regione per regione, con una lista – non è una classifica! – delle realtà che provano a disegnare un domani migliore”
Ma gli spazi fisici determinano il percorso di una o più aziende, forniscono materie prime e personale qualificato, consentono la creazione di alleanze trasversali. Non è un caso che in Trentino una delle startup che sta lasciando più il segno è legata alla salvaguardia delle api. Si chiama Melixa ed è nata nel 2013 grazie a cinque ingegneri trentini con competenze trasversali. Oggi fornisce tecnologia e assistenza a più di duecento apicoltori in Europa.
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E non è un caso che nelle aree pugliesi colpite dalla Xylella oggi stia operando Elaisian, realtà creata da Giovanni Di Mambro e Damiano Angelici per soccorrere le piante malate, monitorando lo stato di salute con innovative soluzioni e analisi dei dati, in quell’ambito dedicato alla precision farming, ossia all’agricoltura di precisione che ottimizza le produzioni attraverso le tecnologie. E ancora, risalendo verso nord, nelle verdissime terre bergamasche, Adriano Galizzi col suo team di Agrigal (nella foto di copertina). produce e vende online gallette di mais e farina per polente, ma anche grissini e biscotti con una filiera e vincente. Ecco allora le storie di futuro che partono da una mappa fisica. Una mappa del tesoro. Buon viaggio e per ogni segnalazione scriveteci a [email protected].