Un remake che merita di essere esplorato soprattutto da chi non ha avuto la fortuna di giocare al titolo uscito 11 anni fa. Brothers: A Tale of Two Sons, sviluppato dalla software house svedese Starbreeze Studios, è stata una delle esperienze fiabesche più coinvolgenti delle passate generazioni gaming. Brothers: A Tale of Two Sons Remake è il videogioco che la software house italiana AvantGarden Games ha deciso di riproporre con un importante miglioramento grafico, senza toccare un singolo frame della storia.
Brothers: A Tale of Two Sons Remake, la recensione
L’esperienza di Brothers: A Tale of Two Sons Remake rimane non competitiva, votata invece alla scoperta di una storia che commuove, fin dall’inizio. La trama racconta di una perdita dolorosa che due fratellini sono costretti ad affrontare. E come se non bastasse c’è un altra fatica da sobbarcarsi. Insieme, i due fanciulli partono per un viaggio in un mondo magico, molto più grande di loro, pieno di scorci e angoli che fanno riflettere.
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Brothers: A Tale of Two Sons ha per protagonisti due fratelli molto più piccoli rispetto all’ambiente che attraversano. Un po’ come sarebbe successo in Little Nightmares (uscito nel 2017, con un seguito nel 2021), che ci ha abituati a governare un esserino schiacciato dall’enormità di un mondo pericoloso . Nel titolo svedese non ci sono però fasi horror, bensì un viaggio denso di misteri ed enigmi, incontri e momenti da lacrime.
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Per chi ha già giocato al titolo del 2013 non ci sono grosse novità, tranne l’evidente miglioramento grafico, tra texture, modelli poligonali e cut-scene. A livello di gameplay il pad si divide a metà, con una parte deputata al controllo del fratello maggiore, e l’altra al controllo del piccolino. Come in tutti i puzzle game basati su un lavoro cooperativo, i due avatar hanno caratteristiche uniche, decisive al fine della risoluzione degli enigmi.
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Gli enigmi, peraltro, non sono ostici, ma neppure banali. Basta un pizzico di ingegno per trovare la soluzione in meccanismi e grandi marchingegni. La modalità cooperativa in locale ci è sembrata un’aggiunta (l’unica, peraltro) mal riuscita, che non va ad arricchire un’esperienza nata per il single player.
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Brothers: A Tale of Two Sons Remake è disponibile sulla next gen di Xbox e PlayStation, così come su Steam. Per chi fosse in cerca di un videogioco non competitivo, bello da vedere e da lacrime garantite è un prodotto che merita di essere considerato. Riproporre titoli del genere dimostra che, a volte, non serve inventare nulla di nuovo, ma riscoprire gemme del passato.