Il pitch è semplice: trovi un paio di occhiali “Dateviator” e inizi a uscire con gli oggetti di casa tua. Armadi, lampade, ogni cosa diventa un possibile partner. Questo “sandbox dating sim” rompe decisamente gli schemi e offre un’idea così surreale del dating da far sorridere. Il team di sviluppo Sassy Chap Games ha puntato tutto su un gameplay immediato, in prima persona, senza troppe regole.
Date Everything, la recensione
Con oltre 100 personaggi da conquistare, il gameplay alterna fasi di esplorazione della casa, a caccia di nuovi amori, con dialoghi intrisi di humour, dolore ed ironia. Realizzando un roster niente male, la software house ha affidato a ciascun oggetto – dal frigorifero alle porte – una propria personalità ben definita.

Il livello di recitazione e doppiaggio è uno dei punti forti di Date Everything, titolo che se cede in parte al fan service, non pigia mai troppo sull’acceleratore dei doppi sensi, preferendo rimanere ancorato a una storia divertente e surreale. Come accade nella vita, gli appuntamenti possono andare bene, benino, male oppure tremendamente.

Il sistema di Date Everything è semplice: esplori la casa e gestisci relazioni che evolvono in amore, amicizia o odio. Non mancano avanzamenti della trama generale legati ai Dateviator e alle entità esterne. Il titolo è senz’altro esteso, con 100 incontri e molte linee di dialogo c’è molto da fare e da leggere. Ma è anche alto il rischio del “già visto” all’ennesimo incontro.

Potrebbe non fare al caso dei puristi che cercano romance con scelte rigide e archi narrativi canonici. Ma il titolo che ha convinto un publisher come Team17 ha stoffa per immergerti in un racconto di leggerezza, amicizia e, chissà, amore a prima vista.