Una delle saghe più amate continua ad entusiasmare i seguaci, pronti a esplorarne nuovi scenari, intrecci narrativi, sempre ancorati alle dinamiche di uno shooter adrenalinico. Destiny 2: The Edge of Fate è l’ultima espansione dell’IP di Bungie, un investimento decennale per i gamer che con The Final Shape erano potremmo dire arrivati a una sorta di conclusione epica, da alcuni definita catartica. Quell’esperienza ha messo per molti una parola fine a un lungo periodo di ore e ore trascorse in questo universo fantascientifico. Ma l’avventura continua.

Destiny 2: The Edge of Fate dà inizio alla Saga del Destino, vale a dire un nuovo arco narrativo che prende il via dopo la guerra tra Luce e Oscurità. Una presenza forte in questa nuova espansione è quella dei Nove, presenze misteriose nella lore del titolo e che condurranno i Guardiani su Kepler-10b. Non ci saranno quattro stagioni annuali, ma un altro appuntamento a dicembre 2025 con Renegades.

Questo nuovo percorso di Destiny indaga aspetti molto alti della psicologia umana, interrogando il gamer sul libero arbitrio ad esempio. Nel corso dell’avventura si esplora un insediamento umano perduto e il territorio di un Casato eliksni dimenticato, per incontrare nuovi personaggi influenzati da una misteriosa anomalia che ha deturpato il paesaggio. Ci sono poi novità importanti per quanto riguarda potenziamenti e personalizzazione.

La Mobilità è stata sostituita da Weapon e le statistiche sono state ampliate con un ventaglio numerico che da 100 raddoppia a 200. Elemento che distingue la nuova espansione dal passato è l’abilità di destinazione che prevede la capacità di mutarsi in una sfera energetica per esplorare l’ambiente e superare gli ostacoli. Da citare l’introduzione di un nuovo personaggio, Lodi.
Tra le note positive del prodotto di Bungie spicca il nuovo hub, chiamato The Portal, vale a dire una sorta di menu centrale dove sono raccolte quest, collezioni, armeria e attività. Una scelta di design che migliora decisamente l’esperienza di Destiny 2. Il doppiaggio in italiano è per lo più azzeccato e ben realizzato.

Destiny 2: The Edge of Fate è un prodotto che a giudicare dalle impressioni della community non ha convinto del tutto. Il nuovo sistema di potenziamento dell’equipaggiamento ha generato più polemiche che entusiasmo. In molti parlano di una dinamica frustrante, che premia il grinding esasperato più della strategia. Non resta che aspettare i futuri sviluppi, la nuova espansione e che cosa ha in serbo Bungie in questa nuova Era.