Oggi, 27 gennaio, ricorre l’80enimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. La Giornata della Memoria è un’occasione per celebrare, onorare e ricordare gli ebrei sterminati dal regime nazifascista e tutte le vittime della Shoah. Si tratta di una ricorrenza istituita in Italia grazie a una legge del 2000 e deve la propria nascita a Furio Colombo, giornalista e parlamentare recentemente scomparso.
Studiare la storia è un dovere e fortunatamente gli strumenti sono aumentati nel corso dei decenni. Oltre ai libri e ai film sono molti i podcast, così come i videogiochi che riescono a trattare un tema così delicato con una maturità e talvolta una tenerezza commovente. Di seguito presentiamo cinque titoli sviluppati da altrettante software house indie incentrati, ciascuno a proprio modo, sulla Shoah e sull’orrore dei regimi.
My Memory of Us
Tra i titoli che suggeriamo per celebrare la Giornata della Memoria c’è quello di Juggler Games, che ha sviluppato un puzzle game sull’infanzia e sul valore dell’amicizia, capace di resistere anche ai dolori più terribili. In My Memory of Us tutto è in bianco e nero, tranne il rosso dei vestiti (evidente omaggio al capolavoro di Spielberg Schindler’s List). Di tutti i titoli proposti, senz’altro questo è il più indicato per un pubblico più giovane: non c’è crudeltà e i nazisti vengono proposti come automi.
My Child Lebensorn
Sviluppato dalla realtà indie Sarepta Studio, di stanza in Norvegia, My Child Lebensorn è un videogioco che prende spunto dall’omonimo programma della Germania nazista, gestito da Heinrich Himmler con l’obiettivo di conservare e proteggere la razza ariana. La violenta propaganda di Hitler sulla purezza ha influenzato questa iniziativa che aveva sulla carta l’obiettivo di tutelare le madri perfette di figli e figlie perfetti. Dopo la fine della guerra, moltissimi di questi bimbi, rimasti orfani, vennero adottati. In questo videogioco vestiremo i panni di un genitore che dovrà prendersi cura di un’innocente creatura.
Gerda A Flame in Winter
Per il Giorno della Memoria vi proponiamo un altro indie. Sviluppato dal team danese PortaPlay e finanziato almeno in parte con fondi europei, Gerda A Flame in Winter ci porta in Danimarca e ci permette di vivere il dramma del secondo conflitto mondiale sotto una prospettiva inedita. Verremo calati nei panni di una giovane infermiera che abita in un villaggio sconvolto dall’occupazione nazista. Prima dell’arrivo delle truppe tedesche, gli echi del conflitto mondiale arrivavano a malapena a Tinglev, il borgo in cui Gerda abita col marito.
Nine Witches: Family Disruption
Si tratta di un punta e clicca, sviluppato da Indiesruption, che si prende più di qualche libertà rispetto all’attinenza ai fatti storici. Nella buia cittadina norvegese di Sundäe qualcosa di inquietante sta accadendo: una divisione dell’esercito di Hitler vuole entrare in possesso di una misteriosa e potente arma. Meno male che al villaggio sono appena arrivati Alexei Krakovitz, un professore quadriplegico di scienze occulte, e Akiro Kagasawa, il suo fedele assistente. Un titolo dall’ironia tagliente, con una pixel art notevole.
Through the Darkest of Times
Nei campi di concentramento sono morti anche i membri della resistenza alla dittatura nazista. Sviluppato dalla software house tedesca Paintbucket Games, Through the Darkest of Times è un titolo il cui gameplay propone al gamer di gestire e conoscere i membri di un gruppo di oppositori del Terzo Reich. La storia prende il via poche settimane prima dell’incendio del Reichstag – il Parlamento tedesco – il 27 febbraio del 1933 e si sviluppa in una catena di eventi fino al 1945.