Il rinvio di GTA VI (di cui vi avevamo già parlato qui) è stato una pessima notizia per l’intera industria dei videogames. Secondo quanto rilevato dalla compagnia Ampere Analysis, il lancio al 2026 costerà all’intero settore ben 2,7 miliardi di dollari. E a farne le spese, prima tra tutte, pare essere Sony, per cui era stato previsto un aumento di vendite di PlayStation 5 e di giochi nel corso del 2025, proprio per l’uscita di GTA 6.
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Chi pagherà caro il rinvio di GTA VI?
Quei quasi 3 miliardi di dollari, che sarebbero derivati dalla vendita di videogiochi e hardware secondo quanto si legge su Multiplayer, non arriveranno più nell’industria videoludica. Secondo il magazine di videogiochi, si tratta di una stima plausibile, considerando che un altro rapporto indicava in 40 milioni di copie le vendite potenziali di GTA 6 nel suo primo anno, per circa 3 miliardi di dollari di ricavi.

La prima azienda a farne le spese pare essere Sony, per cui era, appunto, stato previsto un aumento di vendite di PlayStation 5 e di giochi nel corso dell’anno legato all’uscita di GTA 6. Ma gira voce che la multinazionale giapponese abbia un accordo con Take-Two relativo al gioco.
Le stime di crescita dell’industria dei videogames
Adesso i ricavi prodotti da GTA 6 non sono, chiaramente, cancellati, ma solo posticipati. E gli effetti che il gioco di Rockstar Games avrebbe potuto produrre sui bilanci delle compagnie interessate si vedranno più avanti.
Stando sempre alle stime di Ampere, l’industria globale dei videogiochi continuerà, comunque, a crescere, raggiungendo quota 201,3 miliardi di dollari nel 2025: un boom rispetto al record di 199,4 miliardi del 2024. La stima prevista per quest’anno si attesta, quindi, all’1%, ma Ampere prevede che nel 2026 si assisterà a una crescita ancora più alta, intorno, al 2,2%, GTA 6 permettendo.