Difficile spiegare cosa attendersi da Kingdom Come Deliverance II a chi avesse commesso il grave errore di mancare il primo capitolo, caparbiamente sviluppato dopo anni di raccolte fondi dalla startup videoludica di Daniel Vávra, l’uomo dietro lo splendido Mafia di Illusion Soft. Probabilmente il gioco che ci si avvicina di più potrebbe essere Red Dead Redemption II, ma in realtà solo per il profondo grado di realismo storico toccato da ambedue i titoli. A livello ludico, infatti, tanto l’opera di Rockstar risultava arcade, quanto quella proveniente dalla Repubblica Ceca insisteva caparbiamente sul realismo.
Leggi anche: Chivalry 2, bagno di sangue medievale: la nostra recensione
Kingdom Come Deliverance II, una nuova ballata
Sette anni dopo il primo videogame, sviluppato come si diceva in condizioni assai precarie e, anche per questo, zeppo di bug più o meno divertenti, tutti ugualmente paradossali per portata, arriva sulle console d’ultima generazione Kingdom Come Deliverance II.

A livello di sinossi, Kingdom Come Deliverance II è strettamente collegato al primo capitolo, mentre sul fronte ludico è più una versione espansa del predecessore, forte di una mappa più grande con città più grandi (Kuttenberg vi farà spalancare gli occhi), più missioni, intrecci narrativi maggiormente arzigogolati e così via.
Leggi anche: Heads Will Roll: Reforged, sopravvivere in un RPG medievale
Non è troppo indispensabile conoscere l’antefatto per capirci qualcosa. Il sottoscritto si bevve l’intero primo episodio capendo ben poco dei fatti storici e politici che plasmavano la Boemia di inizio 1400, ma questo non gli ha impedito di eleggere il gioco tra i migliori mai provati fino ad allora.

A livello ludico, avere o meno assaporato il primo titolo permetterà di cogliere o meno un generale rabbonimento del sistema di combattimento, che nel capostipite era davvero realistico e di fatto conduceva spesso al game over.
Leggi anche: Age of Reforging: The Freelands, un RPG alla conquista di un mondo medievale
Era infatti sufficiente ingaggiare uno scontro con un avversario meglio armato, meglio difeso o peggio equipaggiato ma spalleggiato da due o tre compari, per essere quasi certi che quel giorno non avremmo riportato la pellaccia a casa (anzi, dal mugnaio, per chi se lo ricorda…).
In Kingdom Come Deliverance II per fortuna o purtroppo le cose si sono fatte più semplici. E non solo per un arco che ora è più addomesticabile e permette di falcidiare i nemici dalla lunga distanza prima che arrivino a farci barba e capelli sventolando la spada a pochi centimetri dalla nostra testa e nemmeno per la presenza delle balestre o delle primissime armi da fuoco, utili certamente quando si è alle strette ma non per crivellare gli avversari con colpi ripetuti. In via generale, sono proprio le regole di gioco afferenti al combattimento a essersi fatte più mansuete, con gli avversari che tendono a mostrare il fianco con maggiore facilità.

Ciò stupisce soprattutto con riferimento ai nemici meglio armati, quelli insomma che nel primo episodio si potevano incontrare solo verso la fine dell’avventura o nei DLC. Questo fatto naturalmente permette di entrare in possesso molto prima di armi e armature di pregio (che saranno sottratte dai cadaveri degli avversari sconfitti) sovvertendo un po’ la progressione che ci saremmo attesi.
Leggi anche: Red Dead Redemption. Impugnate i Joy Con: è un mezzoagosto di fuoco
C’è però da dire a difesa delle scelte compiute da Warhorse Studios che nel primo capitolo impersonavamo un villico (anche se dall’albero genealogico assai regale) che di colpo si ritrovava a impugnare spada e scudo per salvarsi dai perfidi Cumani, mentre ora il nostro è un cavaliere fatto e finito, letale quando pesantemente armato. Anche se un simpatico espediente della trama fornisce il pretesto per ripartire quasi da zero.
Come in Red Dead Redemption 2, anche qui ci troveremo prestissimo immersi in un mondo spietato eppure affascinante, zeppo di insidie ma anche tutto da esplorare. Un mondo vivo, vibrante di insidie e pullulante di pericoli. Non ci sarà mai una partita uguale a se stessa, per il semplice fatto che nel tragitto tra A e B in ossequio a quanto comanda la storia principale capiterà di tutto e potremmo essere distratti da decine e decine di side-quest, tutte peraltro ugualmente particolareggiate. Proprio come nei vari The Elder Scrolls, non si assiste mai a uno scalino qualitativo tra le missioni della trama e quelle fatte unicamente per piacere. Anzi, talvolta queste ultime sono persino più divertenti.

E proprio come gli RPG di Bethesda cui abbiamo fatto un rapido accenno, anche Kingdom Come Deliverance II è un videogioco che richiede un centinaio di ore per essere visto almeno nei suoi aspetti principali, con ramificazioni ludiche fatte di abilità, attributi e talenti che andranno coltivati amorevolmente anche a seconda dello stile di gioco che preferiremo, se maggiormente votato alla riflessione (ci si può dare alla farmacia e all’alchimia), all’azione, all’ars oratoria o a quella furtiva. L’intelligenza artificiale dei nemici è forse l’aspetto meno evoluto dell’intera produzione.
Leggi anche: Inkulinati, in questa battaglia medievale sarà versato molto… inchiostro
Questo non vuol dire che non vi daranno filo da torcere: che si tratti di guardie che vi hanno beccato borseggiare o di banditi che vi vogliono lasciare in mutande, parliamo sempre di PNG molto agguerriti e cocciuti che impiegheranno parecchio a mollare la presa dimenticandosi di voi, preferendo peraltro agire in gruppo. Ma non si notano vere e proprie migliorie rispetto al primo capitolo, per cui è ancora possibile fregare gli avversari nelle fasi stealth in modo un po’ troppo rocambolesco.
Si tratta comunque di aspetti secondari, perché la realtà è una sola: Kingdom Come Deliverance II è un autentico capolavoro. Difficile trovare un aspetto di questa produzione meno convincente e, parallelamente, è ancora più arduo rintracciare qualcosa del primo episodio che non sia stato sgrassato, affinato o ingigantito. L’unico difetto? Vi rapirà dalla vita sociale per almeno sei mesi: meglio che facciate provviste prima di iniziarlo.