L’Australia è il Paese degli spazi sconfinati, della natura incontaminata e spietata. Inoltrarsi in questi luoghi alla cieca può condurre alla morte. Eppure pochi altri posti nel mondo ispirano un simile senso di avventura e di scoperta dell’ignoto. Questo è l’approccio che gli sviluppatori indie di Flow Studio, di stanza in Australia, hanno voluto impiantare in Len’s Island, action RPG molto minimale dal punto di vista della storia e davvero interessante per le ampie possibilità dettate dal gameplay. Con la possibilità di allargare il divertimento al cooperativo – fino a 8 giocatori – è un titolo indie estivo da tenere in considerazione.
Len’s Island, la recensione
Non ci sono fronzoli o epica di nessun tipo in Len’s Island. Certo, il nostro protagonista – si chiama Len – è l’unico sopravvissuto di un misterioso cataclisma su un isola deserta. O quasi. Come ben presto si scoprirà l’isola è in realtà parte di un grande arcipelago e gli spostamenti dovranno avvenire sia via terra sia via mare. Ci sono le zattere e tutto l’occorrente per affrontare il blu dell’oceano. A livello di biomi non c’è da aspettarsi nulla di fantasmagorico, ma ogni cosa – legno, pietra e altri elementi – è funzionale al crafting.

Non c’è una storia in Len’s Island, anche perché siamo noi gli artefici del destino del protagonista, alle prese con una natura davvero selvaggia e spietata. Dalla sua abbiamo il potere dell’ingegno, così come la possibilità di far rifiorire la civiltà con tutta la sua forza d’urto e di controllo.

Len’s Island è un titolo ideale per giocatori che amano fare le cose per bene. Se siete di quelli che perdono facilmente la pazienza nelle azioni ripetitive in console o al PC, state alla larga perché l’azione in certi momenti è messa da parte. Bisogna raccogliere risorse, costruire case, girare per boschi e camminare su spiagge paradisiache. Potreste annoiarvi se perdete la bussola dell’obiettivo finale: potenziarsi e arrivare pronti alla battaglia.

Len’s Island sa ricompensare questa attesa, con un combat system che non stravolge nulla del canone. Con la visuale isometrica abbiamo sempre tutto sotto controllo e a fare la differenza sarà senz’altro il tempismo. Grazie alla possibilità del gioco in cooperativa, emerge una dinamica interessante che – al netto di qualche bug – non rallenta l’esperienza ma la ramifica dando a ciascun gamer la possibilità di giocare di squadra e di esprimere le proprie doti da survival.