Ha sicuramente un che di intrigante l’intuizione dei ragazzi di Brain Seal Entertainment di creare un videogame strategico e gestionale che ci butti direttamente nell’azione, senza affidarsi alla solita – inflazionata – visuale isometrica ma optando per una ben più immersiva telecamera laterale in grado di farci sentire realmente partecipi degli eventi. Del resto in Monarchy il re non se ne sta spaparanzato sul trono ma partecipa attivamente agli scontri e all’esplorazione.
Leggi anche: Castle Renovator, da piccoli costruivate castelli sulla spiaggia? Ecco il videogame per voi
Monarchy, à la guerre comme à la guerre
Per certi versi, Monarchy si muove lungo i binari classici dei gestionali medievali: serve costruire un castello in cui stabilirsi, reperire risorse, mantenere la popolazione, difendersi dai nemici e conquistare nuove fette di territori circostanti.
La vera novità di questa produzione indipendente risiede appunto nella possibilità di accompagnare i propri uomini in battaglia, prendendo parte alle loro sortite. Si combatte contro ogni sorta di creatura tipica del genere fantasy e lo si fa essenzialmente per rendere di volta in volta un pochino più potente il proprio reame.
Leggi anche: Kingdoms and Castles, oh che bel castello marcondirondirondello
Complice la visuale, Monarchy non è certo da considerare un vero e proprio strategico, complesso come quelli più e più volte recensiti qua su StartupItalia. Presenta anzi un gameplay all’acqua di rose capace di attrarre soprattutto i più giovani ma anche – non lo nascondiamo – di ipnotizzare almeno per qualche ora i gamer maggiormente navigati. Insomma, un titolo piccino-picciò comunque in grado di regalare qualche soddisfazione.