Lo ammettiamo, siamo ancora alle prese con le innumerevoli attività sparse per l’isola di Tsushima. Ma quando abbiamo sentito di un altro titolo incentrato sulle avventure di un samurai, è ovvio che ci siamo distratti per un attimo dalle imprese di Jin Sakai (a proposito, qui trovate la nostra recensione di Ghost of Tsushima per PC). Vissuto tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, Miyamoto Musashi è stato uno dei più importanti spadaccini della storia giapponese. La software house Cyber Rhino Studios ha deciso di metterlo al centro di un roguelike a scorrimento orizzontale, dalle atmosfere squisitamente lovecraftiane. Pronti a scoprire di più nella nostra recensione di Musashi vs Cthulhu?
Musashi vs Cthulhu, la recensione
Attenzione: Musashi vs Cthulhu – disponibile su console e PC – non è un titolo affidabile dal punto di vista storico. La trama racconta di un’invasione di mostri e terribili creature contro cui il samurai dovrà combattere, sapendo che può ricevere soltanto due colpi prima di soccombere. Si sa, certi videogiochi alzano l’asticella fin da subito.
I margini di manovra in Musashi vs Cthulhu sono ridotti. I nemici arrivano da destra e da sinistra, lasciando pochi secondi al gamer prima di reagire e sferrare i suoi attacchi in sequenza. A livello grafico il videogioco porta con sè una discreta direzione artistica, svelando una certa passione per le atmosfere gotiche e lugubri. Il nostro spadaccino combatte in un ambiente perennemente buio, con fondali che recano i segni di morte e distruzione.
Il lavoro sugli sprite dei nemici è buono, anche se la varietà dei loro pattern d’attacco lascia un po’ a desiderare. Il combat system è accessibile, ma come abbiamo detto basterà poco per mandare il samurai al creatore. Si può sfruttare come scudo temporaneo una lanterna magica che, una volta piena, ci proteggerà momentaneamente dagli attacchi. Tuttavia, più la useremo e più sarà lunga l’attesa per rivederla colma e riutilizzabile.
Musashi vs Cthulhu ha dalla sua un prezzo davvero competitivo, che rende questo titolo interessante per gli appassionati del genere, senza una richiesta di esborso esorbitante. Alla lunga potrebbe risultare ripetitivo, ma dovendo prima fare i conti con una morte frequente, che riporterà il samurai alla casella di partenza, il videogioco ha le carte in regola per presentarsi come sufficientemente sfidante.