Mario è presente (con Mario Kart World) ma, proprio come nel 1981, quando debuttò nelle sale giochi, gli occhi sono tutti per Donkey Kong. E’ infatti il gorilla maldestro e spaccatutto – mai così spaccatutto – il reale protagonista del Nintendo Switch 2.

A tu per tu con Nintendo Switch 2
Perché in fin dei conti Mario Kart World è sinonimo di garanzia: la formula è sempre quella dal 1992, anche se forse con l’introduzione dell’overworld (purtroppo non esplorabile nella demo odierna) siamo di fronte a uno degli episodi che oserà maggiormente.

Ma è quel Donkey Kong Bananza che sfrutta in modo singolare la rinnovata capacità di calcolo del Nintendo Switch 2 a fagocitare le attenzioni un po’ di tutti.

Anziché puntare sulla grafica – deliziosa, a quanto pare il team è il medesimo di Super Mario Odyssey – l’hardware è sfruttato per demolire interi livelli, radendoli quasi a zero. Quasi, appunto: le barriere qua e là ci sono e DK finisce per sbatterci il grugno, ma è il primo platform 3D a “ragionare” così e a farci ragionare in modo del tutto inedito.

Se Zelda Breath of the Wild e Tears of the Kingdom ci avevano insegnato che non esiste un’unica via per raggiungere la destinazione, Donkey Kong Bananza estremizza il concetto e ci dimostra che il nostro gorilla incravattato (per l’occasione pure in braghette e bretelle) pur di raggiungere le sue adorate banane rubate dal solito tarpano di turno (così almeno ci racconta Cranky) arriva a smuovere mari e monti, nel senso letterale del termine. A proposito: Cranky Kong parla pure di Rambi il rinoceronte: sospettiamo sarà nel gioco definitivo…

Non sappiamo se sfasciare tutto alla lunga stanchi: di certo gli sviluppatori hanno nascosto una quantità enorme di collezionabili sotto tutta quella terra proprio per non farci mai perdere il desiderio di sovvertire gli stage. Ma dopo qualche sessione bisogna ammettere che stanca agire forsennatamente sui tasti del controller.

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La stessa telecamera fa venire un po’ di nausea e fatica a seguirci nei carotaggi più arditi. Per non parlare del frame rate, più ballerino di quello di Mario Kart World (ma si tratta di demo, non di build definitive).

Tuttavia ci fidiamo di Nintendo e siamo certi che anche sulle lunghe distanze Donkey Kong Bananza troverà il modo di mantenere stampato sul volto di chi lo gioca il sorriso inebetito delle primissime partite. Quello insomma che avevano un po’ tutti quest’oggi durante l’evento milanese.

Chi ha bisogno di titoli più classici può comunque rivolgersi a Metroid Prime 4 Beyond che, nonostante l’attesa, è senza dubbio finito inghiottito nel cono d’ombra dei due pesi massimi di cui vi abbiamo parlato finora. Un vero peccato perché l’ultima avventura della cacciatrice di taglie più letale dell’universo pare una ghiottissima summa dei titoli 3D che lo hanno preceduto.

Nulla da dire sulla console in sé: Nintendo Switch 2 è un aggiornamento della piattaforma che ci ha tenuto compagnia negli ultimi otto anni. Migliora quasi sensibilmente ogni aspetto, essendo più leggera (o almeno dà questa impressione), dallo schermo più grande e definito, con uno standino finalmente robusto e un online aperto anche alle chat vocali (evviva, nel 2025…).

Non ci avventureremo nella discussione sul costo che ha infiammato il Web, quel che è certo è che sembra avere tutte le caratteristiche per tenerci compagnia parecchio, con la solita incognita del supporto delle terze parti. Ma in fondo chi compra una console Nintendo lo fa per giocare a Mario, Zelda e, a questo giro, a Donkey Kong. L’appuntamento è per il prossimo 5 giugno: iniziate a mettere da parte i 469 euro per la console o i 509 euro per il bundle con Mario Kart World.