Nintendo Switch 2 Welcome Tour è una idea deliziosa oscurata, inutile girarci attorno, dal fatto di essere stata proposta a pagamento. E nemmeno a un prezzo simbolico, come chessò 10 centesimi o 1 euro, ma 9,99 euro. Con quei soldi al giorno d’oggi si comprano meno di 10 caffè, vero, ma sugli store online delle console rivali al medesimo prezzo è comunque possibile recuperare qualche capolavoro sempreverde.
Il benvenuto claudicante di Nintendo Switch 2 Welcome Tour
Dobbiamo dare atto che è merito del Nintendo Switch 2 Welcome Tour se abbiamo scoperto che il rumble dei Joy Con a determinate velocità può persino emettere suoni simili alla moneta mariesca o all’1UP fungoso.
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E che la Casa di Kyoto s’è industriata non poco per creare una vetrina ludica che spingesse il giocatore a perdersi in una sorta di grande centro commerciale che riproduce per fattezze la nuova console (con qualche tocco di classe: camminando sul pannello del visore il nostro alter-ego scivolerà come sul ghiaccio).

Tuttavia il Nintendo Switch 2 Welcome Tour è tutt’altro che perfetto: i suoi quiz a risposta multipla modello “esame per la patente” sono infatti tediosi mentre i minigiochi troppo pochi per prendere davvero. Senza contare che la console stessa non ha poi tutte queste caratteristiche di rottura rispetto al modello precedente e infatti la maggior parte delle prove ludiche si concentra sull’HDR, sui 4K (a proposito: potrete giocare ad alcuni minigame solo collegandovi a una TV UHD) o sulla nuova funzione ‘modello mouse’ dei Joy Con.

Avventurandoci per le sale virtuali del Nintendo Switch 2 Welcome Tour abbiamo avuto più volte l’impressione che per quanto caruccio fosse comunque fuori posto su di una console domestica, perché il suo luogo naturale dovrebbe essere uno stand nei negozi di elettronica o nei grandi magazzini in bella mostra su di una macchina lasciata accesa così da convincere eventuali consumatori indecisi.

La Casa nipponica è maestra nel creare delle raccolte di videogiochi che permettano di intuire le potenzialità delle sue console (Wii Sports, Nintendo Land…), ma in quelle occasioni almeno in Occidente tali software erano venduti in bundle: la decisione di proporre il Welcome Tour a 10 euro inserendovi però al contempo un minor numero di contenuti ludici come se si trattasse davvero di un prodotto gratuito finisce inevitabilmente con lo scontentare un po’ tutti.