Nella penombra della nostra cameretta tra scatole, giocattoli e oggetti che conservano ricordi nascosti c’è un mondo di figure che aspetta solo di essere assemblato. Certi giochi sembreranno ai più datati, come le ombre cinesi, ma in Projected Dreams il punto non è tanto dare vita a storie animate facendo magie con le nostre dita. Per proiettare figure sul muro della stanza basterà sfruttare quel che abbiamo e proseguire, un puzzle dopo l’altro.
Projected Dreams, la recensione
Con un’atmosfera decisamente cozy e rilassante, Projected Dreams altro non è che un puzzle game che vuole risultare il più comodo possibile. Disponibile su Steam, il titolo è sviluppato dalla software house svizzera Flawberry Studio ed è rivolto senz’altro a gamer in cerca di un’esperienza morbida, da gustarsi magari in una serata estiva, prima di andare a nanna, cullati dalle sue melodie.

In Projected Dreams non esistono dialoghi ma c’è una storia tenera, raccontata grazie ai ricordi e agli oggetti. Il gameplay è davvero semplice da padroneggiare: con il mouse si orientano e si dispongono gli oggetti nello spazio per comporre la forma proiettata sul muro. Una volta assemblata non resta che inserirla tra i bordi e proseguire.

L’ambiente di gioco non è certamente vasto. Le schermate sono perlopiù fisse, anche se si può orientare lo sguardo in più direzioni e indugiare sui dettagli. Oltre agli oggetti di gioco ce ne sono infatti altri con cui è possibile interagire, come un adorabile trenino. Insomma, un’esperienza godibile, dall’evidente impronta indie. Il prezzo non è male. In compagnia di un piccolo gamer potrebbe essere ancora più coinvolgente.