Spesso le startup innovative che si danno ai racing puntano a emulare i titoli degli anni ’90. L’intento naturalmente non è quello di suscitare nostalgia nei giocatori più attempati, ma anche quello di sfruttare il pretesto di una grafica low poly per non doversi concentrare troppo su un versante che richiederebbe un budget irraggiungibile. Talvolta questo genere di titoli presenta i medesimi limiti dei racing di quegli anni e avrebbe ben poco da dire al giocatore del 2024. Talvolta dalla scuderia esce invece una Ferrari. È il caso di New Star GP?
Come corre New Star GP
Sviluppato dalla startup britannica New Star Games Ltd., New Star GP è un racing che si ispira ai videogame degli anni ’90. Le meccaniche di gioco, però, sono assai più raffinate e recenti. A iniziare da una modalità Carriera lunga ben cinque decadi nella quale ci verrà chiesto non solo di pilotare in prima persona la monoposto, ma anche di dirigere il team, scegliendo le persone della scuderia e investendo i guadagni in migliorie meccaniche per la vettura.
Il risultato è davvero intrigante e inaspettatamente approfondito. Anche perché New Star GP si rivela ostico fin dalle prime gare, persino in modalità facile, dunque è necessario, per competere alla pari con gli avversari, investire al meglio ogni centesimo guadagnato.
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La grafica retrò e l’aspetto da coin op d’antan, poi, non vi traggano in inganno: il modello di guida è tipicamente arcade, è vero, ma questo non vuol dire che la vettura non si rompa sbattendo contro i guard rail e tamponando gli avversari, o che le gomme non si usurino giro dopo giro.
Aspetto che rende le soste ai box ancora più strategiche, soprattutto considerando il fatto che mettere poca benzina nel serbatoio renderà sì la monoposto più leggera rispetto alle avversarie ma inevitabilmente vi costringerà a più soste nella medesima competizione.
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Se a tutto ciò si aggiunge anche la possibilità di gareggiare contro tre amici in split, si capisce perché abbiamo apprezzato davvero molto New Star GP. Questo comunque non significa che sia esente da difetti: a volere essere pignoli, per esempio, spiace che la modalità Carriera non contempli due vetture per scuderia, così da rendere più complesse le cose, o che da un certo punto in poi inondi il team di soldi, vanificando ogni aspetto realmente sfidante o ogni sorta di imprevisto buttata là per provare a rendere il Campionato un po’ più incerto.
Anche l’assenza di una modalità multiplayer online ha innegabilmente il suo peso nell’economia di gioco. Al netto di queste sbavature, però, New Star GP è tra i racing arcade a basso costo più interessanti degli ultimi tempi.
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Come abbiamo avuto modo di evidenziare, non è tutto perfetto, ma l’intelaiatura del gioco è assai solida e, aspetto non di poco conto, la generazione procedurale della Carriera la rende virtualmente infinita. Ci aspettavamo il solito arcade pensato per partite da pochi minuti per svagarci nel tempo libero e ci ritroviamo per le mani un racing profondo e stratificato, in grado di intrattenere per giorni.