RuneScape: Dragonwilds, sviluppato da Jagex, si presenta come un’intrigante esperienza survival cooperativa ambientata nel continente di Ashenfall, offrendo raccolta risorse, base building, combattimento e una spruzzata di magia che non guasta mai, specie per chi ama le incursioni nel fantasy. La struttura di gioco non reinventa il genere, ma mette in campo una rifinitura estetica superiore alla media, puntando su un’ambientazione visivamente curata e un sistema di abilità scorrevole.
RuneScape: Dragonwilds, la recensione
Il gameplay ricalca gli stilemi classici: raccogli legna, costruisci, combatti, esplori. Di robe da fare ce ne sono. Da questo punto di vista non ci sono grandi rivoluzioni, ma le meccaniche magiche alleggeriscono la fatica della routine e introducono un tocco tattico interessante che allieta le ore trascorse pad alla mano. Il grinding delle abilità è fluido e gratificante.

Tra i punti deboli dobbiamo però segnalare alcune criticità come eventi invasivi del tipo attacchi di draghi e orde di nemici che ignorano le mura, tele-trasportandosi nel rifugio senza offrire reali contromisure, generando un senso di frustrazione. La gestione di fame e stamina è talvolta troppo stringente, costringendo a pause continue durante la costruzione o l’esplorazione.

Dal punto di vista tecnico, il motore gira bene anche in co-op, con un comparto grafico apprezzabile. Non mancano bug che dovranno essere corretti. Sul fronte streaming, va detto che RuneScape: Dragonwilds poco dopo il rilascio ha venduto 600mila e conquistato le top 3 su Twitch.

In definitiva, RuneScape: Dragonwilds è un videogioco he funziona bene soprattutto per chi cerca una soluzione abbordabile nel panorama early access, con mobilità magica, combattimento soddisfacente e costruzione immediata. Chi però è alla ricerca di super profondità, difese articolate o una curva di sfida più calibrata, potrebbe rimanere deluso. Resta comunque un progetto promettente e con gli aggiornamenti annunciati potrebbe crescere molto.