Se amate le battaglie campali de Il Signore degli Anelli, se il fantasy è il vostro habitat naturale quando si tratta di genere letterario e cinematografico, se siete patiti degli strategici, allora Songs of Silence è un prodotto videogioco che potrebbe comporre il mix ideale per farvi felici. Sviluppato dai tedeschi di Chimera Entertainment, di stanza a Monaco di Baviera, il titolo racconta una storia con una egregia direzione artistica ispirata all’Art Nouveau, in particolare ai lavori dell’artista ceco Alphonse Mucha. Le linee morbide e sinuose, l’attenzione alle sfumature cromatiche e perfino alle scritte rappresentano l’ossatura stilistica di un titolo che ha pure molta ciccia in materia di gameplay.
Songs of Silence, la recensione
Nel videogioco indie – disponibile sia per PC sia per PlayStation e Xbox – dobbiamo portare avanti una serie di battaglie in campo aperto per far sì che il mondo non cada sotto il dominio di una misteriosa minaccia. Il Silenzio un po’ ricorda il Nulla della Storia Infinita, ma ribadiamo che per originalità il titolo tedesco rimane decisamente autonomo, senza ricorrere a banali scopiazzature. Il progetto è piaciuto così tanto che perfino il governo tedesco ha deciso di sostenerlo, finanziandolo con una cifra che sfiora il milione di euro. Chapeau (a entrambi).
Fermo restando il comparto grafico, senz’altro il punto di forza in Songs of Silence, bisogna comunque dire che senza il gameplay sarebbe risultato un puro esercizio di stile. Gli sviluppatori hanno invece bilanciato tutti gli sforzi, realizzando un’avventura che sta in piedi alla grande, grazie a un sistema di combattimento da RTS, dinamico e anche molto bello da vedere quando il nostro esercito si scontra con quello degli avversari.
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Non si tratta di un titolo troppo ostico, soprattutto per chi è alle prime armi con questo genere di RPG. Oltre a disporre le forze sul campo, il gamer ha anche a disposizione un mazzo di carte, da giocarsi nei momenti più opportuni. E questa meccanica da deckbuilder stratifica ancora di più l’esperienza, senza renderla per forza più complessa. Bisognerà poi potenziarsi e gestire le risorse.
Completa l’esperienza la magnifica colonna sonora, diretta da Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy Tactics) che crea le migliore atmosfere nel corso dell’esplorazione e dei combattimenti. Un titolo, Songs of Silence, bello da vedere (come del resto quest’altro recensito di recente) e ingaggiante per gli appassionati di indie strategici.