Il videoludo italiano ha appena cambiato fuso orario, per collegarsi con il Giappone, dove oggi è partita una nuova edizione del Tokyo Game Show. Si tratta di una delle più importanti fiere internazionali dedicate all’industria gaming, in programma fino al 29 settembre. La manifestazione di quest’anno vede la partecipazione di quasi 800 espositori e si attente oltre 250mila visitatori.
Il ruolo dell’Agenzia ICE nel mondo gaming italiano
Per promuovere il comparto videoludico, l’Agenzia ICE, per la prima volta, ha organizzato un padiglione nazionale dove partecipano 14 software house italiane. Ciascuna con una postazione individuale con monitor e servizio di interpretariato italiano-giapponese si stanno presentando a un pubblico internazionale.
Sulla presenza italiana a Tokyo è intervenuta anche Thalita Malagò, Direttore Generale IIDEA (la Confindustria del videoludo italiano). «Per i nostri sviluppatori si tratta di un’opportunità unica di visibilità internazionale che va ad aggiungersi alle altre missioni realizzate nel corso dell’anno alla Gamescom di Colonia e alla Game Developers Conference di San Francisco. Questo evento, tra i più importanti al mondo per il nostro settore, non è solo il contesto adatto per favorire occasioni di business con il mercato asiatico, ma rappresenta anche una vetrina d’eccezione per il talento e la creatività dei professionisti e delle produzioni made in Italy».
Secondo i dati elaborati da IIDEA (la Confindustria del videoludo italiano), ha raggiunto un valore complessivo di 2,3 miliardi di euro nel 2023, segnando un aumento del 5% rispetto al 2022 e del 28% rispetto al 2019, posizionando l’Italia tra i primi cinque mercati europei, con circa 13 milioni di videogiocatori attivi, pari al 31% della popolazione.