Divulgatrice, non influencer. «Su Instagram si vede solo una parte della mia vita. Il mio lavoro è un altro: faccio la consulente strategica per le aziende e i social sono come il mio portfolio». Laureata in Economia all’Università Bicocca di Milano, Imen Jane è una ragazza che ha avuto l’abilità di colmare un vuoto. «Adoro i giornali cartacei, ma se banalmente leggo un quotidiano sull’app mi trovo in mano un semplice file pdf. Come se mancasse una vera redazione digitale». E forse è anche questo uno dei motivi della crisi dei quotidiani: secondo uno degli ultimi rapporti Censis – ripreso da Prima Comunicazione – il 67% degli italiani li leggeva nel 2007. Lo scorso anno meno del 38%.
Dalle prime stories sul decennale della crisi economica scoppiata nel 2008 a quelle su Brexit. Il profilo Instagram di Imen Jane è diventato per molti ragazzi e ragazze un nuovo modo di informarsi sull’attualità, più agile e veloce, ma non per questo superficiale. Questa 25enne viene invitata in tv per parlare di Legge di Bilancio, interviene in radio, è speaker di molti eventi in giro per l’Italia. Ed è sempre più voce di un mondo femminile che pretende più spazio per le donne nella società e nel mondo della politica e dell’impresa.
«Bisogna passare dai social – ci ha spiegato Imen – Mia sorella ha 13 anni e non guarda la tv perché il suo mondo è Instagram. Se non vai nel mondo dei giovani loro non verranno mai nel tuo». Senza una redazione alle spalle o un social media manager, negli anni Imen è riuscita comunque a costruirsi un bacino di riferimento che l’ha resa autorevole. «Sui social non uso mai un linguaggio aggressivo per non riceverlo. Qualche mese fa ho firmato anche il manifesto di Parole Ostili che impegna politica, stampa e società all’utilizzo di un linguaggio corretto e rispettoso».