«Se il Nord non aiuta il Sud, non perde solo sé stesso ma anche l’Europa»
Il pressing italiano su Berlino sembra stia iniziando a dare qualche frutto, benché ancora acerbo. Dopo la presa di posizione del partito dei Verdi, tra quelli di maggiore successo a ogni ultima tornata elettorale, domani sui quotidiani tedeschi apparirà anche un appello degli intellettuali tedeschi rivolto alla cancelliera Angela Merkel.
Angela Merkel
© Bundesregierung
Cosa chiedono gli intellettuali tedeschi
«Se il Nord non aiuta il Sud, non perde solo sé stesso ma anche l’Europa». Lo scrivono intellettuali, politici e economisti tedeschi in un appello in uscita domani su Die Zeit, schierandosi a favore dei Coronabond e di un fondo europeo per il coronavirus. Un testo che l’Ansa è in grado di anticipare e firmato da Peter Bofinger, Dany Cohn-Bendit, Joschka Fischer, Rainer Forst, Marcel Fratzscher, Ulrike Guérot, Juergen Habermas, Axel Honneth, Eva Menasse, Julian Nida-Rümelin, Volker Schlooendorff, Peter Schneider, Simon Strauss, Margarethe von Trotta.
Angela Merkel
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Anche i Verdi al fianco di Roma
Ma gli intellettuali tedeschi non sono i soli a parteggiare per il nostro Paese. Domenica scorsa era intervenuto a nostro favore il leader dei Verdi tedeschi Robert Habeck che, intervistato da Welt am Sonntag ha dichiarato: “Stati economicamente forti come la Germania devono aiutare quelli che non stanno andando bene in questo momento” ha detto . Per questo, ha concluso, “Come altri leader europei sostengo l’idea e la necessità dei coronabond”.
La Banca federale tedesca ribadisce il “no” ai coronabond
Invece è tornata a esprimere la propria contrarietà ai covidbond la Banca centrale tedesca, per mezzo del suo presidente, Jens Weidmann: “Gli eurobond continuo a vederli con scetticismo”. A detta di Weidmann, “la solidarietà è preziosa anche a livello europeo”, e le banche centrali “possono dare un contributo importante” per attenuare l’impatto economico della pandemia, “ma la politica non deve ritenersi scaricata dalla responsabilità”. Al pari di Angela Merkel concederebbe al più condizioni attenuate per accedere al fondo del Meccanismo europeo di stabilità: “i requisiti di politica economica non verrebbero espressi in modo così severo come con i classici crediti d’aiuto”.