Il Presidente Jens Weidmann boccia la mutualizzazione del rischio. La Germania non retrocede: il Meccanismo Europeo di Solidarietà può bastare
La linea della Germania non si smuove dal MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità che, secondo Angela Merkel, potrebbe funzionare come strumento per venire in soccorso dei paesi che usciranno più indeboliti dalla crisi dovuta al coronavirus. Il problema però resta: ricevere miliardi di euro dal MES ha finora significato una contropartita in termini di riforme e tagli alla spesa pubblica, misure che taglierebbero le gambe di economie già in difficoltà. Ecco allora che dalla Bundesbank arriva un’ipotesi di compromesso: si potrebbe ricorrere al MES a condizioni più morbide come suggerisce il presidente Jens Weidmann.
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Jens Weidmann, Presidente della Bundesbank
Bundesbank: basta il MES
La linea espressa dalla Bundesbank, non è certo un segreto, va in direzione contraria alla proposta dei coronabond o degli eurobond di cui tanto si sta parlando – soprattutto nell’Europa mediterranea – per mutualizzare il rischio con titoli di debito di cui tutti i Ventisette dovrebbero farsi carico. Attore tutt’altro che terzo nella disputa, il direttore generale del MES, Klaus Regling, ha spiegato che il ricorso al Meccanismo Europeo di Stabilità potrebbe attivarsi senza le regole stringenti a cui hanno dovuto sottostare paesi come la Grecia per ripagare prestiti miliardari negli ultimi anni. Fondamentalmente – ha spiegato Regling, come riporta l’Agi – ci basterebbe essere sicuri che i soldi siano spesi in modo corretto e che il MES venga ripagato un giorno». In altre parole, basterebbe ricorrere al MES e dimostrare che quei soldi verranno spesi in modo efficiente (e come altrimenti sennò?).
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Il premier italiano Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel
© Palazzo Chigi
La lite europea attorno al MES non ha visto la Germania compatta come un monolite contro i coronabond. Robert Habeck, il leader dei Verdi tedeschi, forse uno dei partiti più in crescita a livello europeo, ha detto sì alla mutualizzazione del rischio per salvare l’Italia e i paesi finora più colpiti dalla pandemia. Nel frattempo la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha parlato al telefono con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per una riflessione sul SURE, il sistema che l’Europa starebbe escogitando per contrastare la crisi del mercato del lavoro. Mancano pochi giorni al momento della verità per l’Unione Europea e, soprattutto, per gli Stati che la compongono.
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