A febbraio il debito è aumentato di 2,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.446,9 miliardi
Un fiume di denaro pubblico per evitare che le imprese affoghino nella crisi post pandemica. È la ricetta indicata dal mondo industriale, ma pure da Bankitalia.
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Cosa ha detto Bankitalia
“Le nostre stime indicano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese possa raggiungere i 50 miliardi”. Lo si legge nella relazione del capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Paolo Angelini e di Giorgio Gobbi, capo del Servizio Stabilità, in audizione alla commissione Banche.
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“È necessario assicurare un rapido dispiegamento degli strumenti di contrasto dell’emergenza approvati dal Governo, ad esempio potrebbero essere considerate modalità di tracciamento dei finanziamenti erogati, quali l’obbligo di convogliare i finanziamenti con garanzia pubblica su conti dedicati”, sottolinea il documento in un altro passaggio.
Possibilità di inviare segnalazioni e domande
Intanto, Bankitalia fa sapere che, in quanto membro della task force incaricata di monitorare e sostenere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, i cittadini che volessero richiedere informazioni generali o segnalare un problema nell’accesso alle misure (moratoria dei mutui, potenziamento ed estensione dell’operatività del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, ampliamento delle possibilità di accesso al Fondo Gasparrini per la sospensione dei mutui sulla prima casa) possono farlo anche attraverso il portale Servizi on line della Banca d’Italia, accedendo alle sezioni Presenta un esposto e Richiedi informazioni. Le segnalazioni saranno gestite dalla Banca d’Italia secondo i criteri illustrati a questo link e potranno fornire informazioni utili anche per orientare l’azione del Governo e del Parlamento a favore delle persone, delle famiglie e delle imprese in difficoltà economiche.
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A febbraio nuovo record del debito
Sempre Bankitalia fa sapere che nel mese di febbraio, prima quindi dell’epidemia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 2,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.446,9 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (1,8 miliardi, a 73,4); vi hanno contribuito inoltre il fabbisogno (0,7 miliardi) e l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,2 miliardi).