In questo contesto, Bi-Rex può farsi portatrice di iniziative progettuali, anche attraverso l’aggregazione di partenariati secondo un modello di open innovation. Una delle linee guida riguarda la costituzione di nuove filiere basate su un modello di open innovation per la produzione di dispositivi in risposta all’emergenza Covid 19 e raccolta e analisi di best practices aziendali per prevenire i contagi da Covid 19 al fine del contenimento dei casi in situazione di continuità produttiva. Accanto alla ricerca sperimentale e industriale collaborativa che unisce pubblico e privato, Bi-Rex si dedica all’orientamento raccontando storie di eccellenza e servizi innovativi alla portata di tutti. La formazione continua anche a distanza con un fitto calendario di webinar, inaugurato proprio con Modis e iComfort.
Si definiscono “un ponte tecnologico tra aziende e innovazione”: Modis è una realtà di consulenza tecnologica che aiuta i propri clienti a raggiungere obiettivi di business, supportando i partner nella crescita con soluzioni per analisi dei dati, trasformazione digitale, mobilità, industry 4.0 e tecnologie rinnovabili, collaborando con le più importanti realtà internazionali in tutti i settori produttivi, dall’automotive alle infrastrutture e trasporti, banche e assicurazioni, settore medicale e farmaceutico, media e telecomunicazioni, robotica e automazione, energia.
Per rispondere ai bisogni della riapertura produttiva e limitare il cosiddetto human risk management, Modis entra in campo con strumenti di smart environment di alta precisione, basati su sensori che analizzano ogni parametro chiave nell’ambiente lavorativo, inclusi la presenza di gas rari ed i livelli minimi e massimi consentiti dalla legge. Spiega Fabio Lonardoni, Business manager Modis Consulting, che “Smart Environment permette di integrare sistemi di monitoraggio già presenti o aggiungere le iComfort box con sensori modulari che coprono decine di parametri”. Dai Big data si passa all’analisi, dall’analisi alle decisioni: un flusso organizzato di informazioni permette di risparmiare tempo e risorse massimizzando i risultati.
Il cuore di questa piattaforma IoT è una dashboard completa che si arricchisce di sempre nuovi parametri: iComfort abilita ambienti di lavoro intelligenti, confortevoli e sicuri monitorando i parametri chiave in tempo reale. Permette di archiviare e analizzare dati raccolti tramite appositi sensori che rilevano oggetti e persone nello spazio e i flussi, ma anche valori come la temperatura, la pressione, l’ozono, il monossido di carbonio, rumori, luminosità. La dashboard può essere integrata con centinaia di sensori e API pronti per il mercato, per consentire uno strumento di analisi strategico e sempre aggiornato. Senza quindi ricorrere a telecamere o braccialetti, iComfort è un sistema fluido che opera nel totale rispetto della privacy. “Migliorare l’ambiente garantisce maggiore produttività, e questo è un valore importante per qualsiasi azienda. Per questo iComfort è un sistema completamente modulare e personalizzabile che non richiede una infrastruttura IT perchè è gestito direttamente da una dashboard online. E’ possibile partire per gradi, ed è assolutamente accessibile anche dal punto di vista economico”. spiega Ernesto Lombardi, CEO e Founder di iComfort.
Per rispondere a nuove specifiche esigenze iComfort, nato due anni e mezzo fa con l’obiettivo di migliorare e favorire il benessere dei luoghi di lavoro, ha lavorato attivamente sin dall’inizio dell’emergenza intercettando i bisogni di rilevamento della temperatura corporea – tramite un totem con software proprietario -, del distanziamento sociale e del tracciamento dei contatti. Dati che vengono analizzati e archiviati in real time anche in ottica di prevenzione, puntando al rispetto armonico di nuove regole ma anche e soprattutto per tornare velocemente alla normalità. La presenza di dipendenti e del pubblico in un negozio, in un ufficio, in una scuola, in un edificio o in una fabbrica viene restituita sotto forma di grafici e flussi di facile lettura, per permettere un più agile efficientamento di code e di luoghi dove è più alto il rischio di affollamento o di stagnazione di sostanze nell’aria. I dati ricevuti dal sistema di Icomfort si possono integrare con altri dati – ad esempio quelli relativi alle macchine di produzione – e permettono grazie allo smart environment un’ottimizzazione dei processi ed un riequilibrio dei carichi di lavoro in fabbrica, con particolare attenzione alla sicurezza e al controllo dell’accesso ad aree non autorizzate.