L’exchange per criptovalute dal valore di 8 miliardi di dollari sta forse preparando il terreno per quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato?
Possibili novità di peso nel mondo delle criptovalute. Gli analisti guardano infatti con interesse quanto sta combinando Coinbase, dopo aver annunciato l’arrivo di Marc Andreessen, ex ragazzo d’oro del mondo delle startup, nel suo board. Nome molto noto e chiacchierato nel mondo VC, che fa il suo ingresso nel colosso da 8 miliardi di dollari (valutazione di due anni fa) insieme a Gokul Rajaram, investitore in Google e Square. La mossa, secondo i più, potrebbe servire per preparare con cura una Ipo dell’exchange per criptovalute.
Marc Andreessen
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Andreessen, finanziatore di Coinbase dal 2013, da parte sua ha già fatto commenti entusiastici, di rito, ma mai come questa volta soppesati con cura e studiati fino all’ultima sillaba: «Coinbase – ha dichiarato – è la società che contribuirà a determinare il futuro delle criptovalute, portandole nel mainstream».
Apple has been very restrictive and hostile to cryptocurrency over the years. They’re still blocking some functionality right now, including the ability to earn money with cryptocurrency by completing tasks, and unrestricted dapp browsers.
— Brian Armstrong (@brian_armstrong) August 22, 2020
Finora Coinbase aveva fatto parlare di sé soprattutto per la sua eterna querelle con Apple, dato che la sua app è perennemente a rischio esclusione dallo store. Ancora non poco tempo fa il Ceo Brian Armstrong aveva pubblicato un tweet influocato contro la società della Mela morsicata: “Per anni Apple è stata molto restrittiva e ostile nei confronti delle criptovalute. Ancora oggi persevera a bloccare alcune funzionalità, tra cui la possibilità di guadagnare con le criptovalute completando attività, e i browser di dapp senza restrizioni.”
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Il mese scorso Coinbase aveva ottenuto il nulla osta per il proprio ingresso al mercato del credito con la possibilità di offrire ai propri clienti prestiti fino a 20mila dollari a un tasso dell’8% a fronte di garanzie costituite dai loro asset in bitcoin. Il servizio sarà avviato in autunno in 17 Stati americani, ma Coinbase punta a chiedere l’autorizzazione per espanderlo ad altri mercati.