La società avvia una collaborazione con il giornalista ed esperto meteo Eric Holthaus
Nei prossimi giorni Twitter lancerà Tomorrow, un nuovo servizio che potrebbe sorprendere la stragrande maggioranza degli utenti della piattaforma. Non soltanto perché si tratta di un contenuto seriale disponibile su abbonamento, ma perché il focus sarà il meteo locale. Sappiamo tutti quanto i social network abbiano giocato un ruolo decisivo negli eventi climatici più estremi (un sacco di persone li hanno utilizzati per informarsi, o per rassicurare amici e parenti sul fatto che fossero al sicuro). E proprio da questo terreno che Twitter ha deciso di avviare una nuova collaborazione con il giornalista ed esperto meteo Eric Holthaus, che avrà a disposizione una redazione e una lista di 18 meteorologi inviati sul posto dalle 16 città del nord America in cui Tomorrow sarà attivo da settimana prossima.
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Tomorrow: l’evoluzione di Twitter
Sapere che tempo farà oggi, domani o il week end prossimo è ormai una commodity, a disposizione di chiunque abbia una connessione e uno smartphone da cui scaricare una delle tantissime app dedicate. Il servizio di Tomorrow si discosterà dalla secca informazione sole-o-pioggia?, per approfondire il tema del clima e dell’emergenze ad esso collegate. La notizia è stata ripresa da Axios, il quale ha raccolto anche le dichiarazioni di Mike Park, VP Product di Twitter: «Alcuni dei maggiori picchi di conversazioni su Twitter sono legati a eventi gravi come uragani, inondazioni e incendi».
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Da qui la volontà di arricchire il dibattito con contenuti di qualità che potranno essere in parte gratuiti e in parte esclusivi su abbonamento. Per quel che riguarda Tomorrow, che tratterà di notizie meteo locali, il costo di cui si parla è di 10 dollari al mese e il servizio sfrutterà tutta la potenza di fuoco che Twitter si è costruita negli ultimi mesi, dall’acquisto di Revue per l’invio di newsletter (previsti longform su vari argomenti) al test di Spaces (per fare concorrenza a Clubhouse con room audio). La società di Jack Dorsey si vuole spingere su un nuovo terreno, dove le entrate dei social non dipendono soltanto dall’advertising, ma anche da una community disposta a spendere per ricevere contenuti su abbonamento. Per ora è presto per dire dove porterà questa sterzata pro subscription. Da parte loro, i creatori di Tomorrow hanno già anticipato che l’1% del costo degli abbonamenti mensili sarà devoluto ad associazioni green che si battono per un pianeta migliore.