Mercati, trend, opportunità e branded entertainment: OBE Summit 2021 fornisce consigli e strumenti utili alla digitalizzazione aziendale
In un mondo in continua evoluzione, profondamente stravolto e digitalizzato, per le aziende raccontarsi online è oggi centrale. Per ingaggiare con efficacia consumatori consapevoli ed esigenti occorre una narrazione originale, la capacità di fare storytelling sapendosi differenziare, rimanendo coerenti nei valori e negli attributi di marca, costruendo e consolidando relazioni di valore con le audience di riferimento del brand. E le aziende che vogliono cogliere e governare efficacemente questi macro-trend sanno che un valido supporto può provenire dal branded content & entertainment: progetti editoriali dal forte valore interattivo e dall’alto valore aggiunto, in cui il brand è, al contempo, produttore o co-produttore. In questa direzione si è mosso OBE Summit 2021, in programma il 30 giugno, per far conoscere e interpretare le possibilità di narrazione e fare il punto sui mercati, i trend e le opportunità offerte da un settore a elevato potenziale. All’evento, che sarà trasmesso anche in via telematica, parteciperanno speaker internazionali e delle più importanti aziende attive sul mercato nei settori della comunicazione e del marketing.
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Raccontare l’impresa con OBE
Storie in grado di emozionare, utili e divertenti, in cui il branded content e l’entertainment sono sempre meno una leva di comunicazione differenziante per i marchi e sempre più un vero e proprio asset strategico, in grado di generare valore sul medio-lungo periodo. Con questo obiettivo, OBE Summit 2021 vuole fornire concetti e strategie chiave per sfruttare al meglio tutti gli strumenti digitali oggi a disposizione delle aziende. Raccontare la propria realtà non è mai semplice, e per questo è importante affidarsi ai consigli di esperti e professionisti di marketing e comunicazione. Sui social, poi, si è immersi all’interno di un contenitore fatto di innumerevoli informazioni, messaggi e pubblicità, dove basta poco per rendere inefficace la comunicazione e non sono poche le trappole in cui si potrebbe incorrere. E’ proprio al fine di evitare di commettere errori che OBE ha previsto l’evento in programma il 30 giugno. Nell’odierna era digitale si profilano, per le aziende, scenari imprevisti, in un alternarsi di incertezze e opportunità. In questo contesto, è essenziale mantenere una relazione con le audience, già sottoposte a un numero crescente di stimoli, attraverso un mix di canali e piattaforme sempre più diversificato. Tra i trend accelerati dalla recente esperienza pandemica, la percezione del ruolo sempre più marcatamente «sociale» dei brand, così come la condivisione del proprio patrimonio valoriale e delle aspettative crescenti, proviene da strati della popolazione ampi e variegati rispetto a tematiche quali la tutela dell’ambiente e il cambiamento climatico. Esempi lampanti, in questo senso, ci provengono dai settori dell’automotive e dell’aerospace, percepiti come «climate killer» e soggetti, già oggi, a notevoli pressioni da parte dell’opinione pubblica e dei policy maker. Come gestire questo flusso continuo di informazioni? A cosa prestare maggiore attenzione e come costruire uno storytelling efficace ed efficiente per la propria impresa? Domande a cui OBE Summit 2021 sarà in grado di rispondere.
Nuovi trend per un mondo che cambia
Pagamenti elettronici, e-commerce, registrazione delle identità digitali personali (SPID) sono alcuni dei macrotrend che la pandemia ha contribuito ad accelerare in maniera vertiginosa. Dati interessanti, che anticipano come questa forte digitalizzazione della vita quotidiana, così come dell’economia, sia già tanto presente oggi, verso una sempre più ampia diffusione e pervasività. Secondo Trend Compendium 2050, ricerca condotta dalla società di consulenza strategica Roland Berger, esiste una probabilità del 50% che le macchine siano in grado di perseguire in autonomia qualsiasi tipo di mansione, meglio e con minori costi rispetto a un essere umano. Il cambiamento, di rimando, è destinato a coinvolgere la società globale in ogni suo aspetto. Saranno i mercati oggi emergenti, quelli orientali, a consolidarsi sino a divenire i mercati di riferimento del domani. L’Europa vedrà l’età media dei suoi abitanti alzarsi, passando dai 42.5 anni del 2020 ai 47.1 del 2050, mentre la popolazione d’età superiore agli 80 anni triplicherà nel periodo 2020-2050, per attestarsi ai 426 milioni di individui a livello globale. Economia e aziende saranno, dunque, chiamate a fare sempre più i conti non solo con il rischio della parcellizzazione dell’economia globale, con scenari macroeconomici complessi e con la trasformazione digitale e tecnologica accelerata e pervasiva, ma anche con nuove sensibilità da parte di consumatori e stakeholder.