Non sono ancora noti i dettagli dell’operazione, ma la startup di Paracchi passa a un nuovo livello e tra un mese sarà la prima biotech italiana quotata sul listino del Nasdaq
9 startup su 10 non sopravvivono al primo anno e sono destinate a non arrivare mai al momento di svolta. Poi ci sono le startup che non solo riescono a raccogliere capitali, convincere gli investitori, finanziare progetti e brevettare prodotti, riescono anche a fare il salto di qualità e arrivare sul mercato con una quotazione. Stiamo parlando di Genenta.
Genenta sta facendo in questi giorni questo importante passaggio, si quoterà al Nasdaq negli Stati Uniti. Sarà la prima biotech italiana quotata al Nasdaq, il listino tecnologico americano. Nei prossimi giorni avremo più dettagli. Intanto ripercorriamo un po’ la storia di Genenta e del suo founder, Pierluigi Paracchi, ricordando che Genenta ha vinto SIOS19.
Che cosa fa Genenta
Genenta è una azienda biotecnologica italiana specializzata in terapie geniche da utilizzare nella lotta ai tumori. The Economist aveva definito nel 2014 il lavoro di Genenta Science: “una fiction scientifica che sta diventando un fatto”. Proprio in quell’anno muoveva i primi passi la startup che voleva sviluppare una terapia genica basata sull’ingegnerizzazione delle cellule staminali del sangue per il trattamento dei tumori. La startup è nata da uno spin-off dell’Ospedale San Raffaele, è stata fondata da Pierluigi Paracchi (Ospedale San Raffaele di Milano), Luigi Naldini (Direttore di SR-TIGET, San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy), Bernhard Gentner (ematologo e scienziato presso SR-TIGET). A febbraio 2015 ha chiuso un primo round di investimento da 10 milioni di euro. Dopo due anni e mezzo, la società ha chiuso un nuovo round, da 7 milioni di euro. Risorse che hanno permesso alla società di completare la sperimentazione pre-clinica. A settembre 2019 la compagnia ha chiuso un round da 15 milioni di euro operazione che ha portato la raccolta complessiva a 32 milioni.
“A 29 anni ero CEO e fondatore di Quantica SGR (oggi Principia SGR), siamo stati i primi VC italiani partiti dopo il deserto nucleare conseguente allo scoppio della bolla .com. Capimmo in fretta che il deal migliori italiani arrivavano dal Life Science. Finanziammo anche Banzai ma la fortuna la trovammo nel biotech. In EOS abbiamo investito e io sono entrato nel Board. La exit è stata sufficiente per ripagare il nostro fondo! EOS si occupava di oncologia, come Genenta oggi. Per me è stato naturale appassionarmi alla scienza alla base di Genenta. ANon potevo non provarci ancora. Questa volta come imprenditore però” ci aveva raccontato Pierluigi Paracchi in un’intervista fiume.
Tre nuovi advisor con Alec Ross
Genenta a settembre ha annunciato di avere nominato Barbara Regonini Direttore finanziario. La notizia segue l’annuncio di Richard Slansky, come CFO nel maggio 2021. Inoltre, il Gruppo ha scelto tre consulenti strategici: Gaurav Shah, Brad Loncar e Alec Ross.