La startup romana chiude un secondo aumento di capitale da 10 milioni di euro e annuncia la fusione con Strive School
A poco più di un anno dalla nascita, Epicode la startup che insegna coding online, chiude un nuovo round di serie A da 10 milioni di euro e unisce le realtà più in crescita del panorama ed-tech europeo: dall’unione di Epicode School (Italia) con Strive School (società fondata tra USA e Berlino, ed incubata da Y Combinator) nasce la prima Career Acceleration Platform per il settore tech, focalizzata in Europa. Obiettivo: formare e inserire nel mondo del lavoro migliaia di talenti e professionisti in aziende del settore tech.
“Vogliamo accelerare la transizione verso un’economia digitale in modo autenticamente inclusivo e sostenibile, siamo il punto di incontro tra chi vuole trovare lavoro nel mondo tech e le aziende che vogliono davvero innovare – spiega il CEO, Ivan Ranza. Questa unione tra Epicode e Strive nasce da un’ambizione comune a tutti i founder: diventare leader in Europa ed evolvere da coding bootcamp a Career Acceleration Platform. Siamo nati formando nuovi web developer aiutandoli a trovare il primo lavoro, l’obiettivo per il futuro è supportare i professionisti tech nell’ambito di tutta la loro carriera.”
Gli investitori e il nuovo management
Il round di investimento è stato guidato da Matteo de Brabant (Founder di Jakala) e Lorenzo Lamberti Sagliano (banker specializzato in società tecnologiche) e sottoscritto da Family Offices e imprenditori di primo livello tra cui: Enrico Drago (Family Office), Valerio Camerano (Algebris), Fabio Cannavale (Lastminute.com), Federico Leproux (Teamsystem), Niccolò Colussi, Matteo Lunelli (Cantine Ferrari e Altagamma), Gian Andrea Strekelj (founder Venere.com), Paolo Barberis (Nana Bianca).
Il management team della nuova realtà sarà composto da Ivan Ranza (Chief Executive Officer), Tobia De Angelis (Chairman & Chief Strategy Officer), Claudio Vaccaro (Chief Revenue Officer & B2B Director), Marco Rosci (Chief Marketing Officer), Diego Banovaz (Chief Product & Technology Officer), Alessandro Trusiani (Chief Financial Officer), Alessandra Coppi (Head of Talent Acquisition & Top Clients), Alessia Luminari (Head of Placement), Francesca Gizzi (Head of Enrollment).
Il modello formativo di Epicode
Più di 1000 studenti formati nel solo 2021, e un network di più di 600 hiring partners, tra cui leader di settore del calibro di EY, Deloitte, Accenture, Jakala, Capgemini, Almaviva, Kpmg, Cisco, Paloalto network, Engineering, Reply, Almaviva, e tante altre. Sono questi i numeri vincenti che fanno di Epicode il punto di riferimento dell’industria ed-tech. Un percorso di apprendimento che forma, inserisce e accompagna giovani talenti durante tutta la loro vita professionale.
Epicode propone un nuovo modello formativo: percorsi di 6 mesi strutturati, personalizzati e specializzanti – sia per gli studenti che per le aziende che poi dovranno assumere – e che fa dell’attenzione alla crescita personale e alla community il proprio punto di forza. Lo studente può scegliere tra due lingue (inglese o italiano) e due ‘facoltà’: Web e Dati. In base all’indirizzo scelto è possibile personalizzare il percorso scegliendo tra le varie specializzazioni disponibili: cloud, cybersecurity, power BI, mobile, backend, frontend, Salesforce, AI e data science.
Si paga solo metà corso
Epicode manterrà la formula di offerta vincente basata sulla fiducia che ha nei propri iscritti: si paga solo metà corso, l’altra metà quando si inizia a lavorare. Gli studenti avranno un career coach one to one, che prevede anche incontri con personalità influenti del mondo tech e delle risorse umane, al fine di stimolare lo sviluppo delle competenze soft necessarie nel mondo del lavoro.Epicode è già presente e attiva in tutta Europa con una community di talenti tech distribuita su tutto il territorio di cui il 50% è in Germania, Uk e Nordics e il 50% in Italia.
Epicode ha chiuso il suo primo aumento di capitale da 1 milione di euro lo scorso marzo 2021, sottoscritto 30 business angel italiani, tra cui Lorenzo Lamberti Sagliano, Matteo de Brabant, Fabio Cannavale e Matteo Lunelli, che hanno seguito l’investimento anche con la partecipazione a quest’ultimo round.