Preparativi per il metaverso?
«Stiamo lavorando per portare gli NFT su Instagram nel futuro prossimo». Il futuro prossimo, secondo il Ceo di Meta Zuckerberg, si dovrebbe misurare in mesi. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore e ha di nuovo riacceso l’attenzione della stampa di settore sul trend dei Non Fungible Token. Al netto della posizione che ciascuno si può essere fatta in merito alla tecnologia in questione – di cui abbiamo parlato più volte sul nostro magazine -, è evidente che l’introduzione di un simile strumento su uno dei social network più utilizzati del pianeta aprirebbe le porte a un utilizzo potenzialmente di massa. Non ci sarebbero più gli early adopter e i nerd a discutere di questi certificati digitali.
Casey Newton, uno dei giornalisti tecnologici più autorevoli, ha twittato riprendendo le parole di Zuckerberg. Il Ceo di Meta, l’ex gruppo Facebook, ha spiegato che a Instagram sperano di introdurre gli NFT entro i prossimi mesi. Al momento non si sa molto di più e l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare anche per bocca di Adam Mosseri, guida di Instagram e sempre pronto a condividere con i suoi follower le nuovi funzionalità della piattaforma tramite Reel.
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Prima di analizzare che cosa comporterà l’introduzione degli NFT su Instagram, occorre anche inquadrare l’annuncio (abbastanza informale) nei piani futuri di Menlo Park. Sono passati diversi mesi dal cambio di nome in Meta e dagli impegni promessi sul fronte del metaverso. Il non luogo digitale divenuto già buzzword del 2022 sarà un ibrido tra fisico e digitale, ma ancora oggi si fa fatica a capire come si presenterà. Gli NFT, ripetiamo, sono certificati digitali che possono attestare qualsiasi tipo di cosa (l’appartenenza a una community, il possesso del jpeg originale di un’opera digitale, e molto molto altro).
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I primi esempi di utilizzo di NFT su Instagram potrebbero far sorridere. Come ricorda Decrypt ci si può immaginare che gli utenti del social possano trasformare i vestiti del proprio avatar in NFT. Tutto questo tramite la funzione di minting che diverrà operativa sulla stessa piattaforma. Il minting, riprendiamo da NFTmagazine, significa “pubblicare in modo univoco il tuo token sulla blockchain per renderlo acquistabile”. Come tutte le novità che arrivano dalle Big Tech, è facile che l’hype cresca, ma è altrettanto doveroso rimanere cauti. Non tutto quanto lanciato dall’ex gruppo Facebook è infatti andato a buon fine (vedi il caso di Libra).
Ecco cosa potrà succedere nel metaverso. «Ci si preoccupa dell’abbigliamento che si indossa quando si è in videoconferenza – ha detto Zuckerberg – E penso che, allo stesso modo, ci si preoccuperà di come ci si presenterà, sia nell’avatar sia nell’abbigliamento che si indossa con quell’avatar» nel metaverso. Prospettive oggi ancora difficili da immaginarsi: lo stesso amministratore delegato ha detto che il metaverso richiederà almeno un decennio di attesa. Nel frattempo l’apertura sugli NFT viene letta principalmente in chiave commerciale: basta guardare alle valutazione raggiunta (oltre 13 miliardi di dollari) dal marketplace di NFT OpenSea per immaginarsi il giro d’affari a cui punta Meta. Intanto possiamo dire che l’introduzione degli NFT su Instagram lascerebbe immaginare pure un conseguente impegno sul versante crypto.