Il Ceo più famoso al mondo parla di un accordo impraticabile
Nel 2018 la SEC statunitense, ovvero l’autorità che vigila sui mercati, ha raggiunto un accordo con Elon Musk secondo il quale alcuni dei suoi tweet (soltanto quelli inerenti Tesla) avrebbero dovuto essere approvati prima di essere pubblicati su Twitter. La vicenda potrebbe sembrare bizzarra, ma si spiega con le abitudini, i toni e i contenuti diffusi dal Ceo sul suo social network preferito (dove è seguito da quasi 80 milioni di persone). Lo stesso anno l’imprenditore sudafricano aveva infatti postato un qualcosa di clamoroso: stava considerando l’idea di togliere Tesla dalla Borsa. Si parla della società automotive che, ad oggi, vale di più al mondo. Le regole della Securities and Exchange Commission non consentono però comunicazioni del genere e, soprattutto, occorre prima informare il regolatore in merito a decisioni che riguardano società quotate in Borsa. A distanza di anni – e dopo che il titolo di Tesla è schizzato da meno di 100 dollari nel 2020 ai quasi mille attuali – Musk vorrebbe sbarazzarsi di quell’accordo. La SEC, invece, predente che lui lo rispetti.
Secondo l’avvocato di Elon Musk, il tentativo della SEC statunitense è quello di “imbavagliare e molestare il signor Musk e Tesla”. Come leggiamo su Protocol, l’imprenditore sta cercando di porre fine a quell’accordo, per riprendere pieno possesso del proprio profilo social. A essere onesti, è difficile credere che in questo ultimo periodo la sua pagina sia stata controllata. Ricordiamo un altro passaggio clamoroso avvenuto su Twitter: nel novembre 2021 Musk ha pubblicato un sondaggio, rivolgendosi direttamente ai propri follower. Secondo loro, questa la domanda, avrebbe dovuto vendere il 10% delle sue azioni Tesla? Il 58% ha votato sì.
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Come ricorda la CNBC, quella decisione di vendita di azioni Tesla approvata dai follower faceva in realtà parte di un piano che Musk aveva in mente da tempo. Da allora, comunque, Musk ha venduto azioni per un valore complessivo di 16 miliardi di dollari. «Finché Musk e Tesla usano l’account Twitter di Musk per divulgare informazioni agli investitori, la SEC può legittimamente indagare su questioni relative ai controlli e alle procedure di divulgazione di Tesla, compresi i tweet di Musk su Tesla, così come l’accuratezza delle dichiarazioni pubbliche di Tesla sui suoi controlli e procedure», ha dichiarato la SEC nelle scorse ore. Da parte sua, Musk ritiene impraticabili l’accordo e il controllo sui suoi tweet in merito a Tesla.