Quindicesima tappa del tour alla scoperta di startup, spinoff, incubatori della regione. Sorrentino (Università Vanvitelli): «Il modello campano si regge su 3 driver, produzione della conoscenza, alta natalità e collaborazione tra imprese e università».
È il terzo ecosistema in Italia per numero di startup iscritte al Registro delle Imprese. Sono circa 1380 con un’incidenza del 10% sul totale nazionale. Parliamo della Campania, la nuova tappa del nostro viaggio. Numeri che si spiegano anche per la varietà dell’ecosistema che ha la sua base nelle università che sono impegnate nella generazione di competenze.
Attorno alle università si costruisce una parte importante dell’ecosistema di innovazione in ognuna delle città campane con Napoli (e le sue cinque università) a farla da padrone. Lo evidenzia un dato: su 1380 startup, circa la metà ha sede nel capoluogo della Regione. Seguono Salerno (303), Caserta (205), Avellino (108) e Benevento (67).
Napoli, e più precisamente San Giovanni a Teduccio, è anche la sede dove è nato un polo tecnologico che ospita diverse eccellenze. Su tutti la prima Academy europea di Apple (con un accordo con Cupertino rinnovato fino al 2025) e la presenza di altre aziende tecnologiche che hanno messo radici nell’area (ex fabbrica Cirio dismessa) come Cisco, Deloitte, Accenture, FS, Tim ecc.
La vitalità dell’ecosistema è testimoniato anche dalla presenza di sei incubatori che coprono ognuna delle province campane: Incubatore SEI ad Avellino, 012 Factory e Incubatore Campano a Caserta, Startup Europa a Benevento, Incibium Lab a Salerno, mentre Campania NewSteel in Città della Scienza è attualmente in liquidazione.
A completare questo primo scatto dell’innovazione campana delle esperienze dal basso che hanno saputo affermarsi in Europa, come NAStartUp, la community che supporta l’accelerazione dei progetti innovativi guidata da Antonio Prigiobbo, che ha conquistato un’affermazione europea grazie a un premio conferito da Ubi Global, ente certificatore di acceleratori e incubatori.
“Il modello campano sta migliorando anche se deve ancora diventare maturo”
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Natalità elevata, ma i venture?
Se per la quantità la Campania risulta al terzo posto secondo il Registro delle Imprese, in realtà, a una lettura più attenta, sembra che la regione non abbia ancora a pieno dimostrato il suo potenziale. Se guardiamo al numero di startup per 100mila abitanti, la Campania si posiziona al nono posto con 24 su 1000, rispetto alle 39 di Milano. A limitarne il potenziale è la poca presenza del venture capital.
“Il modello da seguire è quello del Lazio con fondi di venture capital regionali, come Lazio Innova”
Il fondo Vertis, che ha sede a Napoli, non basta per premiare le innovazioni che nascono nella Regione, come ci fa notare Mario Sorrentino, professore ordinario di Economia dell’Università degli Studi di Napoli, Luigi Vanvitelli: “Il modello campano sta migliorando anche se, per usare una metafora, deve ancora diventare maturo. Di buono c’è la produzione di conoscenza, l’elevato tasso di natalità di startup, che in parte è anche una scelta difensiva per la mancanza di occupazione, e c’è anche da registrare un fermento nella collaborazione tra centri di ricerca universitari e aziende. Sono tre driver importanti che vedono, purtroppo, la poca presenza di capitale di rischio. Anche quest’anno gli investimenti in startup campane si contano sulle dita di una mano”, spiega Sorrentino.
“C’è da registrare un fermento nella collaborazione tra centri di ricerca universitari e aziende”.
Il futuro dell’ecosistema è difficile da decodificare ma si può essere ottimisti secondo il docente. Lo dimostrano anche i cambiamenti culturali in atto con diverse università, tra cui la Luigi Vanvitelli, che hanno varato dei corsi in “startup e valore di Impresa” per offrire nuovi strumenti ai talenti, mentre la maturazione dell’ecosistema porterà dei benefici nel medio – lungo periodo: «Siamo di fronte a un processo di razionalizzazione.
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I processi selettivi sono più duri, cresce il tasso di mortalità, ma vedremo meno startup in grado di generare ricchezza e innovazioni destinate a durare», conclude Sorrentino.
Tutte le startup della Campania. Naviga la lista [in aggiornamento]
Questo elenco raccoglie le segnalazioni della redazione e le informazioni della Camera di Commercio sulle startup che hanno saputo meglio distinguersi nel 2022. Come nella filosofia della nostra redazione, è un articolo aperto e aspettiamo le vostre segnalazioni: scriveteci nella nostra mail [email protected].
A.I. TECH, di Salerno, progetta soluzioni di intelligenza artificiale nel campo della video analisi. Tra i settori in cui opera le smart cities con soluzioni per monitorare il traffico veicolare e pedonale e per la videosorveglianza;
AUTHENTICO, di Napoli, aiuta le aziende dell’agroalimentare a garantire la tracciabilità della filiera, dal campo alla tavola, attraverso la piattaforma blockchain;
BADIL, di Salerno, progetta e sviluppa software in campi come l’industria 4.0 su piattaforme cloud o distribute in modalità SaaS. È specializzata nella digitalizzazione dei flussi di lavoro aziendale;
BLOWHAMMER, di Napoli, è un brand di abbigliamento streetwear che punta su un modello produttivo sostenibile, che che impone la produzione di ogni ordine in 48/72 ore: evita, così, accumuli di magazzino, capi invenduti e riduce notevolmente le emissioni di CO2.
CARPITECH, di Napoli, ha creato un sistema, rivolto alle strutture sanitarie, per il trasporto di materiale biologico, sangue, organi e farmaci, con l’ausilio di droni, che sono in grado di tracciare e comunicare in tempo reale parametri critici come temperatura, pressione, umidità, oscillazione, tempo di trasporto…;
CYBERNEID, di Napoli, ha lanciato Veidon una piattaforma che virtualizza la carta d’identità elettronica e il passaporto elettronico su un cellulare per favorire i processi di autenticazione durante gli acquisti online;
DEAGLE, di Napoli, opera nel settore delle energie rinnovabili. Ha ideato un generatore di energia ibrido, alimentato da fonti rinnovabili e trasportabile;
DGTWIN, di Napoli, spinoff del CNR, supporta le aziende nelle politiche di sostenibilità, producendo sistemi di controllo energetico o favorendo la diffusione dell’utilizzo di fonti rinnovabili;
E-LISA, di Napoli, progetta e stampa dispositivi medici in 3D con resine biocompatibili per osteotomie di precisione, riposizionamenti e trapianti ossei per il massimo dell’accuratezza.
ELOOP, di Napoli, si occupa di si occupa di valutare e migliorare la sostenibilità, sia da un punto di vista ambientale che socio-economico, di prodotti, servizi ed organizzazione, attraverso la metodologia Life Cycle Thinking;
ELPSENZAH, di Napoli, è un portale dedicato al benessere psicofisico che mette insieme su un’unica piattaforma psicologi, psicoterapeuti, nutrizionisti, maestri e istruttori di yoga e meditazione, life coach e mental coach;
ENISMARO, di Salerno, ha realizzato una piattaforma che, attraverso sensori IoT e blockchain, aiuta i consumatori a risalire al luogo di origine di un prodotto in ogni singola fase della filiera produttiva;
EXPORIUM, di Napoli, ha lanciato una piattaforma B2B che mette in contatto acquirenti nel mondo food in tutto il mondo con i produttori italiani di eccellenze alimentari;
EVJA, di Napoli, aiuta le aziende agricole a ottimizzare la gestione della produzione agricola grazie a OPI, un sistema di agricoltura di precisione che raccoglie dati con sensori wireless e li elabora con algoritmi di intelligenza artificiale;
FARZATI TECH, di Salerno, ha sviluppato un sistema di tracciabilità per la filiera agroalimentare: BluDev è un sistema che permette di tracciare l’origine di un prodotto finito, una materia prima o un semilavorato;
FAVILLA, di Napoli, si occupa di raccogliere ed elaborare dati delle campagne di equity crowdfunding dalle principali piattaforme di tutto il mondo. Il suo database comprende informazioni ampie e variegate con l’analisi, lo studio e la comparazione di oltre 10.000 progetti e 100 piattaforme;
FOTO VIRTUALI, di Benevento, ha lanciato una tecnologia che, attraverso la realtà aumentata, permette di inquadrare un oggetto e visualizzare informazioni aggiuntive, creando un’interazione tra mondo reale e virtuale;
GIFFONI INNOVATION HUB, di Salerno, è un acceleratore di programmi di open innovation per le corporate e percorsi di accelerazione riservati a startup. Quest’anno ha annunciato un round di 2 milioni di euro, con l’ingresso di CDP Venture Capital SGR, OPES LCEF Trust e Sefea Impact SGR nel proprio capitale sociale;
GREENTECH SOLUTION, di Napoli, crea progetti nel campo del green tech. Tra questi, Little Hunter, un servizio di pattugliamento e bonifica delle acque tramite droni e natanti automatizzati per il recupero di rifiuti solidi galleggianti;
HASSISTO, di Napoli, spinoff del CNR, si occupa di creare strumenti medici per favorire il controllo dello stato di salute del soggetto monitorato a distanza, attraverso dispositivi IoT;
INNOVAVECTOR, di Napoli, sperimenta nuove tecniche di produzione, purificazione e controllo della qualità dei vettori virali adeno-associati (Aav) per l’utilizzo in terapia genica. I vettori virali sono lo strumento chiave della terapia genica. Ha ottenuto un investimento da Equiter, investitore di capitale di rischio e Fondazione Telethon.
INRECEPTION, di Salerno, realizza software che semplificano la gestione di una struttura ricettiva, sincronizzando prenotazioni sui principali canali di vendita e inviando in automatico informazioni alla questura, all’Istat e ai comuni per la tassa di soggiorno. La startup è accelerata da H-Farm e partecipata da Primomiglio Sgr;
KINETON, di Napoli, offre servizi di ingegneria informatica in alcuni settori come media, automotive, telco, IoT, gaming e aerospace. Tra i suoi progetti Kinecar, microcarelettrica rivolta principalmente ai più giovani;
LAILA TECH, di Caserta, ha lanciato software, un chatbot, che promette di aumentare le vendite e migliorare la brand reputation di un’azienda, migliorando l’esperienza di acquisto degli utenti;
LATITUDO40, di Napoli, ha creato una piattaforma per trasformare le immagini satellitari in informazioni geospaziali e utilizzarle per migliorare i processi aziendali, in settori come l’agricoltura o per creare servizi per le smart cities;
1000FARMACIE, di Napoli, è una piattaforma che raggruppa diverse centinaia di farmacie italiane e big pharma che usano la tecnologia per rendere più efficiente il loro servizio di delivery. Quest’anno la startup ha ottenuto un finanziamento di 15 milioni di dollari in un round (14,3 milioni di euro circa) guidato da P101 SGR e da HBM Healthcare Investments. L’abbiamo raccontato qui;
MATERICA LAB, di Salerno, offre servizi nella diagnostica e la caratterizzazione delle proprietà chimico-fisiche dei materiali in campi come ingegneria, ambiente e Beni Culturali;
MEGARIDE, di Napoli, sviluppa algoritmi pensati per gare automobilistiche. I software, per esempio, sono in grado di prevedere la temperatura delle gomme e di ridurre il rischio di usura.
MINERVAS, di Salerno, ha ideato Trucky un dispositivo che consiglia agli autisti di camion la velocità giusta di percorrenza. Il sistema permette un risparmio in termini economici e la riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli;
MIUTIFIN, di Salerno, è una piattaforma che permette a chiunque di creare tracce musicali, fare campionature, cantare. Una volta prodotta la traccia, l’artista la può condividere, sulla piattaforma e su altri social con i follower che possono commentarla e modificarla;
NEA LIFE, di Napoli, ha lanciato, in collaborazione con le Università di Napoli e Salerno, BlueHFit, un macchinario che permette di effettuare sedute estetiche che favoriscono un dimagrimento localizzato e generico attraverso una luce blu a banda stretta ed il calore;
NEURANIX, di Napoli, è proprietaria di diversi brevetti in campo audiologico. Tra i suoi prodotti, Vet-Wave, un esame diagnostico che consente lo studio non invasivo dell’orecchio per diagnosticare e prevenire i disturbi dell’orecchio di piccoli animali. Quest’anno ha chiuso un round di 2,1 milioni di euro con la partecipazione di CDP Venture Capital;
NEXT GENERATION DIAGNOSTICS, di Napoli, si occupa di sviluppare e sperimentare tecniche diagnostiche basate sulla genomica e sui sistemi di sequenziamento del Dna di nuova generazione.
PANDHORA, di Salerno, si occupa di progettare e realizzare strumenti di ausilio per la mobilità di persone diversamente abili, in molti casi protetti da brevetti. Tra i suoi prodotti PEVO, una carrozzina leggera realizzata con telaio monoscocca in alluminio aerospaziale;
PHLAY, di Napoli, ha creato una tecnologia per la ludicizzazione dell’esperienza video interattiva e per consentire al pubblico di creare la propria versione unica di un contenuto video navigando attraverso più trame;
45° MINUTO, di Caserta, ha lanciato un’app dedicata all’intrattenimento nel mondo calcistico, un live quiz che si attiva durante l’intervallo delle partite e che offre dei montepremi in palio per i vincitori;
RAWSTONE, di Caserta, si occupa di giochi da tavolo e aiuta le aziende a creare nuove connessioni ed esperienze online con i propri consumatori, attraverso la gamification;
RIATLAS HEALTHCARE, di Salerno, è uno spin off dell’Università di Salerno: ha lanciato una soluzione tech che attraverso uno smartwatch e una web app e un software di AI favorisce la deospedalizzazione dei malati di cancro. È stata acquisita per il 49% delle quote da Ecosfera Servizi SpA, azienda che opera nel settore della gestione integrata dei servizi immobiliari;
RITHEMA, di Salerno, si occupa di sviluppare soluzioni tecnologiche sostenibili che hanno l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale di attività negli ambiti domestico e urbano;
ROBOSAN, di Napoli, spin off dell’Università degli Studi di Napoli, Federico II, ha realizzato un dispositivo automatizzato per la manipolazione, la sanificazione, il tracking e il packaging di contenitori per campioni biologici, come provette o tamponi, per ridurre al minimo il rischio biologico che può nascere dal contatto umano. Il progetto si è aggiudicato il Premio Startup Campania nel 2021;
SENSE SQUARE, di Salerno, è uno spin off dell’Università di Salerno, è specializzato nella creazione di reti tecnologiche per la raccolta e aggregazione di dati territoriali georeferenziati. Tra i suoi progetti il progetto SafeBreath, una rete di monitoraggio ambientale per analizzare i livelli di inquinamento urbano;
SIDEREUS SPACE DYNAMICS, di Napoli, realizza razzi Eos, lanciatori di nuova generazione, che possono partire da qualsiasi luogo della terra in poche ore, utilizzando propellenti sicuri, immagazzinabili e a emissioni zero. Ha incassato un round di 1,5 milioni di euro, sottoscritto da Cdp Venture Capital sgr tramite il Fondo Italia Venture II, e il fondo Primo Space, gestito da Primo Ventures;
SOGEC INNOVATION, di Salerno, è il un dedicato alla cessione e all’acquisto di credito d’imposta su Ecobonus per interventi di riqualificazione energetica;
SPACE FACTORY, di Napoli, ha lanciato il progetto C.A.DI.R.A “CapsulA DI Rientro Atmosferico” che punta alla creazione di una capsula di rientro sulla Terra che sarà usata per la Stazione Spaziale Internazionale e per esperimenti in microgravità ed eventuali sbarchi su altri pianeti;
SPINUP, di Napoli, cura campagne di marketing digitali e, per lo più interattive, per grandi e medie imprese. Si posiziona tra le prime 10 aziende italiane nella classifica “Leader della Crescita” stilata dal Sole24Ore e da Statista;
SYENMAINT, di Napoli, progetta e realizza sensori e software per la manutenzione dei macchinari, operando nel mercato dell’analisi predittiva;
THE PAAC, di Caserta, ha lanciato un servizio di noleggio abiti che consente agli utenti registrati di ricevere un pacco con vestiti nuovi da indossare senza nessun vincolo di acquisto;
THE THINKING CLOUDS, di Benevento, si occupa di realizzare contenuti multimediali attraverso piattaforme di intelligenza artificiale in campi come turismo, beni culturali ed e-learning;
THEUTH LINGUISTIC, di Salerno, è impegnata in attività di ricerca su linguistica computazionale e data visualization e sviluppa soluzioni software nell’ambito del linguaggio naturale;
TROVABIRRE, di Napoli, ha lanciato un marketplace B2B per far incontrare domanda e offerta di birra artigianale. Permette così ai birrifici di vendere senza porsi confini territoriali. Nel 2022 ha chiuso un round di 230mila euro guidato da Primo Ventures;
2WATCH, di Napoli, è un canale tematico creato e ideato da gamers che trasmette contenuti sul mondo degli esports e dei videogiochi. Si trovano approfondimenti, talk show, tg, telecronache, podcast, azione e divertimento con gameplay e competizioni live.;
UNMANNED4YOU di Napoli, è una prima piattaforma che riunisce tutti i player del business dei droni tra cui gli operatori APR, i produttori, gli appassionati, i broker e i fruitori dei servizi APR.
UNOBRAVO, di Napoli, è un servizio di psicologia online. Quest’anno ha annunciato di aver completato un round di investimento di 17 milioni, guidato da da Insight Partners, società di venture capital e private equity con sede a New York (ne abbiamo parlato qui).