“La nostra sfida è rendere accessibile l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale alle PMI: ora puntiamo all’internazionalizzazione”. Il round è guidato da United Ventures con la partecipazione di Vertis SGR con Venture Factory tramite il Fondo VV3TT, LIFTT e CDP Venture Capital con il Comparto IndustryTech del Fondo Corporate Partners
Zerynth, startup italiana, spin-off dell’Università di Pisa, che supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi e nello sviluppo di prodotti industriali connessi attraverso soluzioni di Industrial IoT, ha chiuso un round di investimento da 5,3 milioni di euro guidato da United Ventures. A prendere parte all’aumento di capitale, che si attesta come tra i più grandi round in Italia in ambito Industrial IoT, anche un pool di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Vertis SGR con Venture Factory tramite il Fondo VV3TT, LIFTT e CDP Venture Capital con il Comparto IndustryTech del Fondo Corporate Partners.
Il round tra i maggiori in Italia in ambito Industrial IoT
“Siamo emozionati e orgogliosi di annunciare questo investimento, tra i più grandi in Italia in ambito industriale IoT”, commenta a caldo Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth. “Si tratta di un importante riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, con le nostre soluzioni abbiamo permesso ad ogni macchinario, vecchio e nuovo, professionale e industriale , di parlare la lingua dell’Industria 4.0 e del management, evidenziando gli obiettivi che si possono raggiungere con le nostre soluzioni”, continua il numero 1 di Zerynth.
Dopo aver raccolto 2 milioni di euro nel 2020 dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, il primo avviato nell’ambito della piattaforma congiunta fra Fondo Europeo per gli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti “ItaTech”, con questo nuovo round Zerynth (che da S.r.l. diventa S.p.A) porta a 7,3 milioni di euro il totale del capitale raccolto.
“La nostra sfida è rendere accessibile l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale alle PMI, per far sì che possano affrontare il mercato in maniera competitiva, migliorando sia l’efficienza dei processi aziendali che la sostenibilità ambientale grazie ai nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie IoT, AI e dalla digitalizzazione. Adesso puntiamo non solo a diventare il punto di riferimento in Italia, ma ad un’espansione europea”. Ha proseguito Montelisciani.
Cosa fa Zerynth
Fondata nel 2015 da un team nato nei laboratori dell’Università di Pisa e costituito da Gabriele Montelisciani, Giacomo Baldi, Daniele Mazzei e Gualtiero Fantoni, Zerynth supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi. Attraverso i propri dispositivi IoT plug-and play e la propria piattaforma abilita qualsiasi macchinario all’industria 4.0.
“Questo aumento di capitale ci servirà a supportare per i prossimi 3 anni il processo di espansione nazionale e internazionale di Zerynth”, prosegue il Ceo. “Ma il budget di questo round sarà investito soprattutto per assumere nuovi talenti e rafforzare il nostro team (attualmente costituito da circa 35 persone), così da sostenere lo sviluppo e il potenziamento del prodotto, anche attraverso l’introduzione di nuove funzionalità e l’ampliamento del set di app Industrial IoT sfruttando le opportunità delle tecnologie IoT e AI. Infine parte delle risorse saranno dedicate a realizzare nuove partnership strategiche con i principali player in ambito industriale”.
Alla buona riuscita dell’operazione hanno contribuito per Zerynth gli studi legali: ADVANT Nctm, Avv. Del Guerra, Avv. Bonadio e il CFO di Zerynth Flavio Venturi; per United Ventures lo studio BonelliErede. Infine ha supportato l’operazione lo studio notarile Zabban – Notari – Rampolla & Associati.