Il caso parte dal profilo che condivideva gli spostamenti del suo jet privato
Elon Musk, il nuovo amministratore delegato di Twitter, ha deciso di sospendere gli account di diversi giornalisti internazionali che stanno seguendo le sue attività, soprattutto a seguito dell’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari. Come ha scritto TechCrunch tra i giornalisti cacciati da Twitter ci sono Drew Harwell (Washington Post), Keith Olbermann (MSNBC), Ryan Mac (New York Times), Donie O’Sullivan (CNN), Matt Binder (Mashable) e Aaron Rupar. A questi utenti che utilizzano Twitter per lavoro non è stato fornito alcun avviso o spiegazione in merito. Quel che si sa è che il provvedimento di Musk deriverebbe dal fatto che queste persone avrebbero postato informazioni sulla localizzazione del jet privato di Elon Musk, violando così le nuove policy di Twitter. Ma riepiloghiamo la vicenda dall’inizio.
Critical journalists suspended from Twitter so far.@rmac18 (NYT)@donie (CNN) @atrupar (WaPo)@drewharwell (WaPo)@micahflee (The Intercept)@mattbinder (Mashable)@webster (freelance)@w7voa (VoA)@Keitholbermann (Countdown News) pic.twitter.com/4vZGaNBKA1
— Fabian Eberhard (@FabianEberhard) December 16, 2022
Sono settimane che, anche noi su StartupItalia, seguiamo con interesse il nuovo corso di Twitter guidato dall’ex uomo più ricco del mondo (qui potete scoprire chi l’ha scalzato). Nei giorni scorsi Twitter ha deciso di bannare permanentemente ElonJet, un account che condivideva gli spostamenti del jet privato di Musk e che si basava su dati pubblici e accessibili a chiunque. Dietro a questo profilo c’è il ventenne Jack Sweeney, che in passato ha condiviso le informazioni sui jet privati di altri miliardari, come Mark Zuckerberg. A inizio 2022 lo stesso Musk gli aveva proposto uno scambio: 5mila dollari per cancellare quel profilo. Ma Sweeney ha rifiutato.
Twitter right now is 🔥🔥🔥🔥
— Elon Musk (@elonmusk) December 16, 2022
A gennaio, però, l’imprenditore non aveva ancora nemmeno fatto l’offerta per acquisire il 100% di Twitter. Divenendone infine proprietario le cose sono cambiate: dopo il ban, Sweeney non si è arreso e ha aperto un canale analogo su Mastodon, il social network su cui diversi utenti (e giornalisti) sono migrati. In risposta, Musk ha deciso di sospendere il profilo di Mastodon su Twitter. E così arriviamo ai giornalisti cacciati: secondo le ricostruzioni, questi avrebbero pubblicato screenshot o link al nuovo profilo di ElonJet, violando policy che sarebbero state aggiornate in realtà a seguito della sospensione.