Nato nel 2009 su iniziativa privata, ospita al suo interno 31 laboratori e 49 progetti di R&D finanziati per oltre 172 milioni di euro. Qui sono nati 750 brevetti. Intervista a Salvatore Majorana, direttore del Kilometro Rosso, campus d’eccellenza che guarda al futuro
Prosegue il nostro appuntamento settimanale con “Viaggio in Italia”. Dopo aver attraversato le regioni del Belpaese a caccia di startup tematiche, iniziamo un nuovo percorso alla scoperta dei distretti che guidano l’innovazione. La prima tappa è a Bergamo, centro nevralgico della manifattura innovativa italiana. Alle porte della Capitale della Cultura 2023 sorge Kilometro Rosso, un grande centro di innovazione dove si creano sinergie tra Pmi, startup e corporate. Nel distretto si possono incontrare multinazionali così come le piccole e medie imprese e i laboratori di ricerca. Realtà impegnate soprattutto nell’innovazione del mondo industriale-manifatturiero, settore nel quale Bergamo rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo.
Perché è nato il distretto
Il campus di Kilometro Rosso è sede di circa 80 partner tra aziende, laboratori e centri di ricerca, per un totale di oltre 2.500 addetti e ricercatori. Nato nel 2009 su iniziativa di Alberto Bombassei, fondatore di Brembo, Kilometro Rosso ospita al suo interno 31 laboratori e 49 progetti di R&D – finanziati per oltre 172 milioni di euro – oltre a contare 750 brevetti depositati, 70.000 delegati ufficiali provenienti da tutto il mondo e 200 eventi all’anno per promuovere l’innovazione tecnologica. Sin dalla sua nascita, Kilometro Rosso è stato pensato come un hub strategico per il matching tra startup e aziende.
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«Facciamo da intermediari tra le aziende e gli innovatori e costituiamo una porta d’ingresso per il matching tra giovani imprese e aziende mature – spiega Salvatore Majorana, direttore di Kilometro Rosso – Proponiamo soluzioni e intercettiamo i bisogni delle grandi imprese valutandone la coincidenza con quanto proposto dai centri di ricerca e dalle startup che popolano il nostro distretto. Creiamo gruppi di lavoro e monitoriamo i settori più interessanti per le nostre realtà, stimolandone la crescita. In particolar modo, da noi sono presenti aziende che lavorano sulla Cybersecurity, nella Robotica, nel Biotech, nelle Green Technologies, nel Fashiontech, nell’ICT».
Kilometro Rosso è, infatti, un parco scientifico non settoriale ma multi – e inter – disciplinare. Al suo interno si combinano più livelli di impresa. «Dopo l’emergenza sanitaria c’è stata un’impennata di richieste – prosegue Salvatore – Di fronte alla crescente domanda abbiamo deciso di ingrandirci, predisponendo più spazi tra cui una nuova area di coworking a matrice industriale». Nel distretto bergamasco arrivano principalmente startup che fondano il proprio business su componenti hardware. «Lo fanno in un luogo dove la vocazione industriale è intrinseca nella sua natura – prosegue Salvatore – A loro richiediamo un footprint tecnologico hi-tech, una vocazione b2b e la volontà di investire tante energie senza mai sottovalutare il team. Mettiamo in pista spazi comuni e attività per facilitare lo scambio tra persone che hanno voglia di operare nella logica del campus».
Le realtà dentro Kilometro Rosso
A popolare l’ecosistema di Kilometro Rosso ci sono partner, startup, incubatori. Per favorire l’Open Innovation e la contaminazione, Kilometro Rosso aggrega iniziative multisettoriali, articolate in differenti cluster tecnologici: Energia e sostenibilità; Formazione specializzata; ICT; Materiali compositi; Meccanica e meccatronica; Ingegneria, prototipazione e design; Scienze della vita; Servizi per l’innovazione. Già incubatore di imprese innovative riconosciuto dalla Regione Lombardia, Kilometro Rosso è partner dei principali network nazionali e internazionali che supportano startup e PMI innovative. Tra queste: International Association of Science Parks and Areas of Innovation (IASP), InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem, MADE – Competence Center Industria 4.0, Digital Innovation Hub Lombardia Bergamo, AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, Cysero VC, ENI Joule, EUREKA! Venture SGR e Open Italy. Il distretto promuove Cysero VC, il fondo di venture capital Italiano dedicato a Cybersecurity e Robotica, gestito da AVM che investe in società italiane per la crescita e lo sviluppo delle startup più promettenti.
Ad oggi le operazioni in portafoglio di Cysero presenti nel distretto di Kilometro Rosso sono:
- 4Securitas, attiva nel campo della cybersecurity con la messa in campo di soluzioni per mantenere la propria azienda al sicuro da attacchi informatici;
- FlyingBasket, società di Ortisei che, con i suoi droni, riesce a trasportare carichi pesanti fino a 100 kg. La startup è stata selezionata anche dall’acceleratore Leonardo come soluzione logistica;
- Reiwa Engine, che porta sul mercato un robot per la pulizia dei pannelli fotovoltaici;
- SysDesign, che offre soluzioni di robotica avanzata e intelligente in ambito smart manufacturing.
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Tra le startup supportate da Kilometro Rosso ci sono anche:
- BGreen Technologies, che opera nel campo delle biotecnologie industriali al fine di produrre e sfruttare composti bioattivi che trovano impiego nei settori della nutraceutica, medicina, mangimistica e delle bioplastiche;
- Petroceramics, che da spinoff dell’Università di Milano è diventato una scale-up. Petroceramics svolge attività di ricerca e sviluppo di prodotti e servizi innovativi ad elevato contenuto tecnologico prevalentemente nei materiali ceramici e compositi avanzati. Si occupa anche del trattamento di superfici e di processi e apparati ad essi correlati. Alcuni dei settori di spicco sono i materiali d’attrito per sistemi frenanti, sui quali vanta una partnership strategica con Brembo s.p.a e con Brembo Ceramic Brake Systems s.p.a., oltre alla produzione di materiali antiproiettile per la protezione di mezzi e persone e componenti ceramici per l’industria manifatturiera e per il settore aeronautico;
- Albini next, che nasce con l’obiettivo di superare le barriere e tracciare nuove frontiere all’interno del panorama tessile internazionale. Una fucina di idee fondata sull’evoluzione del know-how ereditato da Albini Group e su partnership industriali e accademiche, per il raggiungimento di nuovi traguardi sfidanti nella creatività, nei materiali e nelle tecnologie applicate.
- Lisa Tech, che offre percorsi formativi pensati per aziende alla ricerca di soluzioni innovative che permettono di comprendere come introdurre l’Additive Manufacturing in azienda, imparare le tecniche di progettazione e sperimentare la stampa 3D per applicazioni professionali;
- Joiint Lab è il laboratorio congiunto nato dall’accordo tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Intellimech, Consorzio di ricerca meccatronica promosso oltre 10 anni fa da Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo. JOiiNT LAB opera sui temi della robotica e della meccatronica per applicazioni in ambito industriale: le attività si svolgono nella sede genovese di IIT e nel campus di Kilometro Rosso, con l’obiettivo di rinforzare il sistema industriale del Paese con l’innovazione;
- Kima Eko, per il monitoraggio degli impianti da remoto al fine di garantire all’utilizzatore finale il risultato ottimale con servizi di consulenza, studi di fattibilità e di rete, progettazione degli impianti, analisi e gestione dei dati, audit energetici e supervisioni e sistemi EKO per la produzione e lo stoccaggio di energia e gas.
Tra i principali network e circuiti che supportano startup e PMI innovative, Kilometro Rosso fa parte di InnovUp; Premio 2031; Open Italy ed ENI Joule.
Progetti per il futuro
«Il mondo della manifattura per Kilometro Rosso è il settore portante e chi fa startup in questo contesto ha bisogno di una filiera che lo aiuti a crescere e a strutturarsi», afferma il direttore e conclude: «Stiamo incontrando molte startup interessanti e ci piacerebbe creare nel distretto anche un centro di robotica: l’Istituto Italiano di Tecnologia qui ha aperto un lab ed Enea sta per farlo. Vorremmo anche consolidarci sulle smart cities: un settore anch’esso molto attraente, oltre a rinforzare le startup che lavorano sulla cybersecurity e la finanza. Il nostro futuro sta nell’innovare in tutta la macroprovincia: cosa che già oggi facciamo operando a stretto contatto con diverse aziende bresciane. Vorremmo proseguire su questa linea».