Seconda puntata del nostro speciale. La maggior parte degli over65 vive sola ma ha ancora tanta voglia di socialità e redditi garantiti (la pensione) utili a togliersi gli sfizi. Attorno al fenomeno nascono numerose startup
Il nostro viaggio alla scoperta delle silver startup, quelle realtà dedicate agli over65, prosegue all’insegna del benessere e del divertimento. Già, perché questo target ha proprio voglia di divertirsi e godersi la pensione. «Oggi il concetto di “senior” o meglio “older adult” fa riferimento a una persona che si sente ancora in cammino, che ha molte passioni da perseguire, sia nuove che vecchie, e che vuole essere valorizzata – spiega Maurizio De Palma, CEO e cofounder di Cocooners – Questa generazione di pionieri della longevità è la prima ad avere un’aspettativa di vita oltre 85 anni. Da quando si va in pensione, restano ancora circa 20 anni da vivere, considerando il fatto che, però, questi 20 anni spesso non trascorrono tutti in salute».
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Over65, consumi e interessi
Se i nuovi senior sembrano essere dimenticati dal mondo della comunicazione aziendale, sono, invece, parte fondamentale dei consumi. «Due terzi delle automobili in Italia vengono comperate da over65, che spendono tanto anche in apparecchi elettronici e dispositivi mobili – afferma il CEO di Cocooners – Ma a fronte di questa evidenza, soltanto il 5% delle pubblicità vedono protagonisti gli over55. C’è uno scollamento tra la percezione della realtà e la società».
Secondo una ricerca di Rome Business School, l’Europa è il continente dove si vive di più e dai dati ISTAT emerge che il fenomeno dell’invecchiamento proseguirà nei prossimi anni, accentuandosi e raggiungendo il suo picco nel periodo 2045-2050, per poi ridursi lievemente. In prospettiva, proseguirà sia la riduzione della popolazione sia l’incremento del peso della componente anziana sul totale: il valore massimo si registrerà nel 2050, quando gli over65 saranno circa il 34%. «Non ci stiamo rapportando a un pubblico al quale vendere solo dentiere – prosegue Maurizio – Ma si tratta di una vera e propria economia trasversale, a partire dal come trascorrere il tempo libero: una delle priorità per gli over65 che soffrono tanto la solitudine».
Cosa fa Cocooners
Abbiamo già menzionato Cocooners ma sinora senza entrare nei dettagli. E abbiamo chiesto proprio a Maurizio di raccontarci che cosa fa la startup. «Ci siamo ispirati a modelli di successo anglosassone, come Saga Cruises, che nasce in un’era predigitale come realtà che si occupa di organizzare eventi turistici per la terza età. Ci occupiamo di organizzare viaggi ma anche eventi, incontri e occasioni di networking e non solo». Grazie alla convenzione con il gruppo AON, gli iscritti di Cocooners possono accedere a una serie di servizi sanitari. «Gli over65, quando escono dal mondo del lavoro, perdono i propri riferimenti a livello sociale, si trovano spaesati e per questo è essenziale creare una community di aggregazione».
«Cocooners si focalizza anche sul B2B, con business unit nate ad hoc per creare progetti di comunicazione per le aziende interessate a interloquire con questo pubblico – racconta il CEO – Oltre all’aspetto sanitario, poi, proponiamo una serie di programmi di prevenzione ed educazione legati all’alimentazione e alla salute mentale, con una pianificazione della longevità anche in termini assicurativo-finanziari e vorremmo collaborare con altri player». Cocooners sta anche lavorando a una piattaforma che possa dare anche qualche opportunità di lavoro agli over50 e over55, soprattutto in riferimento alle donne, per la maggior parte svantaggiate perché a questa età molte sono già fuori dal mondo del lavoro.
Soli ma ben accompagnati
La maggioranza del target over65 vive solo e, proprio per questo, è davvero importante che possa compartecipare ad attività sociali, in aiuto alla comunità di riferimento, per sentirsi ancora parte della società. «A Milano il 70% degli over65 vive in solitaria. E questo accade essenzialmente per due ragioni: i figli spesso sono lontani da casa e c’è un boom di divorzi e separazioni – spiega Maurizio – A vivere sole sono, soprattutto, le donne, che allo stesso tempo sono anche le più attive da un punto di vista sociale. E spesso c’è voglia di mettere a frutto le proprie esperienze in attività imprenditoriali».
Già perché proprio grazie all’esperienza, il tasso di successo di attività messe in piedi dagli over65 è abbastanza alto. «L’ideale sarebbe mettere assieme l’intelligenza dei senior con lo spirito dei giovani – prosegue il CEO – Si dovrebbero, infatti, incentivare ancora di più queste connessioni». E secondo alcuni studi, la curva della felicità risiederebbe proprio in questa fascia di età. «C’è ancora poca preparazione sulla longevity economy: è un mondo dove gli investitori fanno fatica perché appena parli di senior hanno in mente un vecchio col bastone – conclude Maurizio – Va meglio in riferimento al mondo care ma non c’è solo quello. Si dovrebbe creare un sistema in grado di destinare parte della ricchezza delle pensioni, per chi vuole, a investimenti in startup per esempio. Ci si deve rendere conto che in un Paese come il nostro, con un tasso di denatalità alle stelle, una percentuale di giovani disoccupati e neet altissima, creare ricchezza sarebbe più che positivo».
Vivere Over, residenze e intrattenimento
Di intrattenimento si occupa anche Vivere Over, startup nata un paio di anni fa che oltre a offrire la possibilità di vivere in una serie di residenze dislocate per l’Italia, garantisce anche il mantenimento della socialità attraverso attività pensate per gli over65.
A raccontarcele è Tommaso Scalzi, responsabile commerciale di Over: «Vivere Over, con i suoi social club, organizza all’interno di singole strutture diverse occasioni di socialità. A partire dalle attività che i residenti possono svolgere con animatori e operatori ma che sono anche aperte a tutti coloro che vogliono partecipare – spiega – Tra queste ci sono i classici tornei di carte, bocce, sport, ma anche fisioterapia, ginnastica dolce, gite fuori porta, aperitivi, lab creativi, teatro e cinema. Lavoriamo su tutte le declinazioni che può avere il termine “condivisione”. Ad esempio, ultimamente abbiamo lanciato un evento di pet therapy gratuito, musica e balli che sono stati molto graditi e partecipati».