La nuova tecnologia delle nanobolle per l’agricoltura proposta dall’azienda irlandese NanobOx ha raccolto 900mila euro in un round di finanziamento guidato da The Yield Lab insieme a DeepIE Ventures e Growing Capital. L’iniezione di capitale servirà alla startup a completare le sperimentazioni nel campo dell’acquacoltura, con l’obiettivo di entrare sul mercato nel 2024.
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La tecnologia di NanObox
Nata all’interno dell’University College di Dublino, NanobOx ha sviluppato una nuova tecnologia brevettata che aggiunge gas come ossigeno, ozono e anidride carbonica all’acqua utilizzando delle “nanobolle” che vengono adoperate in un’ampia gamma di settori per dissolvere i gas. Più piccole sono le bolle, migliore è la loro capacità di trasferire il gas ma, allo stesso tempo, è più costosa la loro generazione. «La nostra tecnologia delle nanobolle utilizza un campo elettrico a bassa tensione privo di parti in movimento – ha spiegato John Favier, CEO e co-fondatore di NanobOx insieme a Mohammad Reza Ghaani, professore di ingegneria del Trinity College di Dublino – E richiede meno energia di quella necessaria per alimentare una lampadina, a differenza dei metodi concorrenti di produzione di nanobolle che consumano centinaia di watt». Prodotti che vengono adoperati in agricoltura e acquacoltura per aumentare la resa dei raccolti e ridurre i costi di produzione. «Le nanobolle trasportano nutrienti e ossigeno nell’acqua di irrigazione alle radici delle piante, accelerando la crescita delle colture e riducendo la quantità di fertilizzanti necessari». Adesso la startup, grazie al finanziamento, punta a completare le sperimentazioni necessarie per il lancio della sua tecnologia nel mercato.