In estate ne aveva ottenuti 280, con un’operazione guidata dal fondo di Peter Thiel
Neuralink ha raccolto 43 milioni di dollari grazie a risorse di venture capital. Si tratta di una delle società di Elon Musk, fondata nel 2016 e che ha l’obiettivo di impiantare chip nel cervello delle persone al fine di guarire anzitutto alcune malattie neurologiche. Già testata sugli animali, la tecnologia attende ora gli studi clinici per i quali pochi mesi fa è arrivato il via libera da parte della FDA americana. L’iniezione di capitale è arrivata pochi mesi dopo un’altra operazione, da 280 milioni di dollari. Anche questa volta il Founders Fund di Peter Thiel, uno dei nomi più iconici della Silicon Valley, ha guidato il round.
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Come si legge su TechCrunch la valutazione di Neuralink dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di dollari. La stessa testata ricorda che, mentre l’azienda di Musk procede verso lo studio dei chip nel cervello umano, continuano le polemiche riguardanti l’ambiente di lavoro, accusato non soltanto di essere tossico ma anche caratterizzato da procedure non etiche dal punto di vista della ricerca. Con Neuralink il miliardario ha l’ambizione di dotare l’umanità di uno scudo per proteggerla da quello che ha più volte definito la minaccia dell’intelligenza artificiale. Musk fa parte di quelle personalità pubbliche preoccupate rispetto all’evoluzione dell’AI e ai rischi per le persone se la tecnologia dovesse sfuggire di mano.