Il campione altoatesino collabora con HyperTennis, azienda che raccoglie dati dal campo e li elabora grazie all’intelligenza artificiale
Il quarto tennista più forte al mondo Jannik Sinner ha battuto Jesper de Jong, raggiungendo così il terzo turno agli Australian Open, in corso a Melbourne. Come spesso accade quando si parla di sport, la tecnologia gioca un ruolo centrale nel dietro le quinte, dalla preparazione atletica fino agli strumenti del mestiere. Parlando di Sinner bisogna per l’appunto citare anche il lavoro di una startup, HyperTennis, fondata dal torinese Andrea Candusso, incordatore che lavora sul campo con tennisti come Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Albert Ramos Vinolas. Ma che cosa fa HyperTennis? La startup acquisisce le immagini durante gli allenamenti, riprendendo il tennista in ogni singolo colpo. Tutti i dati vengono poi affidati all’AI che li elabora restituendo un’analisi della prestazione sportiva con statistiche che suggeriscono i margini di miglioramento. Come ha spiegato Vincenzo Carnevali, Ceo di HyperTennis, grazie a un accelerometro agganciato al polso del tennista c’è la possibilità di raccogliere ancora più informazioni. Elementi necessari anche al fine dell’incordatura della racchetta.
Su StartupItalia ci occupiamo anche di quanto sport e tecnologia dialoghino. A questo link trovate l’elenco di alcune delle più interessanti realtà sport tech che, come la startup che collabora con Sinner, fanno crescere l’ecosistema. Nel frattempo gli sportivi sono anche attivi nel campo degli investimenti oltre che sui rispettivi campi: per esempio Daniele De Rossi, nuovo allenatore della Roma, ha finanziato una startup di esport.