Continua il nostro speciale sul fitness, che in Italia vale circa 2.3 miliardi, mentre gli istruttori sono 120mila. Alcune realtà come Bulb e Your Personal Trainer mettono a disposizione spazi idonei all’attività fisica prenotabili con un click. Leggere per credere
In quanti si sentono scoraggiati dal sottoscrivere un abbonamento in palestra per il costo o magari perchè non si ha tanto tempo a disposizione? Se per alcuni sportivi l’abbonamento o il costo a prezzo pieno per una giornata non è la formula migliore, una valida soluzione può essere quella di affittare degli spazi “pay per use”, pagando effettivamente per il tempo in cui si utilizza una determinata struttura. A caccia di spazi liberi per poter svagare un po’ corpo e mente vanno alcune startup. Questa seconda puntata della nostra rubrica alla scoperta delle realtà che si occupano di fitness vuole esplorare più a fondo proprio questo mondo. Ma, come sempre, partiamo da un po’ di dati.
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Quanto vale il fitness in Italia?
Secondo il più recente report di Unioncamere, il fitness in Italia vale circa 2,3 miliardi e gli istruttori che aiutano i frequentatori delle palestre a trovare il giusto tipo di allenamento sono 120mila. Dall’edizione 2023 dello European Health & Fitness Market Report emerge che solo nel 2022 sono state portate a termine 13 importanti operazioni di fusione e acquisizione in realtà che si occupano di fitness, dimostrando un interesse sempre più vivo da parte degli investitori nei confronti di questo mercato. Il settore si conferma in costante crescita e, soprattutto negli ultimi anni, gli sportivi hanno optato sempre di più per allenamenti personalizzati ed esclusivi.
Se, con la pandemia il mondo del fitness si era spostato tra le mura domestiche, post Covid le proposte per allenarsi sono ibride, sia in presenza che online. E chi vuole fare sport fuori da casa seguito da un trainer ma non vuole sottoscrivere un abbonamento né pagare un’intera giornata per poche ore, può farlo grazie alle proposte di alcune startup che aggregano in piattaforma, tramite app o sito web, una serie di spazi liberi per svolgere alcune attività avvalendosi dell’esperienza di personal trainer certificati. Tra queste ci sono Your Personal Trainer, che ha recentemente chiuso un round da 723mila euro, e Bulb. Le abbiamo intercettate per capire meglio che cosa propongono agli appassionati di sport e come erogano il servizio “pay per use”.
Personal trainer a portata di smartphone
Con headquarter a Roma, Your Personal Trainer si occupa di offrire a professionisti del fitness e amanti dello sport spazi allestiti dove svolgere allenamenti personalizzati con la formula “pay per use”. «Veniamo da una precedente esperienza in “Fit and Go” – racconta la founder Valentina Righetti a StartupItalia – Inizialmente l’idea era quella di mettere in piedi una sorta di marketplace che facesse un match tra offerta e domanda di spazi dove allenarsi e personal trainer. Poi, studiando il mercato, abbiamo scoperto alcune realtà che avevano iniziato a mettere a disposizione le prima palestre “pay per use”. Abbiamo aperto 100 spazi e adesso un coworking con l’idea di unire la sharing economy al mondo del fitness».
Tramite l’app, scaricabile su qualsiasi device, Your Personal Trainer permette di scegliere lo spazio in cui ci si intende allenare e prenotarlo, in esclusiva o in sharing. Gli spazi sono allestiti per diverse discipline: dall’allenamento di forza o funzionale, fino allo yoga e al pilates. Ci si può allenare da soli, con un amico, o con il proprio personal trainer, oppure si può scegliere un professionista tra i circa 450 disponibili su Roma e Milano. Your Personal Trainer ha recentemente chiuso un round da 723mila euro a cui hanno partecipato CDP Venture Capital, attraverso il fondo Acceleratori, e Lazio Innova insieme ad altri fondi e private investor come App Palestre, Wylab e Vesper holding. «Tra poco uscirà la nuova app, ancora più completa, per prenotare corsi e lezioni di fitness – spiega Valentina – Puntiamo anche a sviluppare una versione “pro” per creare percorsi di allenamento e schede per i trainer, con l’idea che possa diventare un Saas per il PT. Anche lato team, che oggi conta sei persone, vogliamo ingrandirci e apriremo anche nuove sedi operative con altri centri a Roma. La difficoltà maggiore che stiamo riscontrando è quella di far capire ai PT che grazie a noi possono fare gli imprenditori senza rischi perché gli diamo possibilità di avere uno studio gratuitamente, facilitandoli con il nostro software e la nostra piattaforma».
In palestra con un click
Danilo Mazzacuva e Umberto Pilagatti, cofounder di Bulb, lavorano nel settore fitness da vent’anni. Nel 2021 hanno dato vita alla startup con la mission di mettere a disposizione degli utenti spazi attrezzati per l’allenamento in modalità “pay per use” attraverso una rete di fitness studio privati o in sharing prenotabili a ore. «Così diamo la possibilità a ogni trainer di gestire in totale autonomia il proprio allenamento in spazi interamente domotizzati e controllati tramite IoT prenotabili in “pay-per-use” dall’applicazione – spiega il team – Gli utenti, a loro volta, possono visualizzare le location e le attrezzature disponibili».
I fitness studio di Bulb sono pensati per accogliere i professionisti e gli sportivi accomunati dalla passione per gli allenamenti ad alta intensità ma anche per le discipline olistiche come lo yoga, il pilates, la mindfulness. «Con il mio cofounder, Umberto Pilagatti, nel 2021 abbiamo riscontrato l’esigenza di rispondere alle nuove abitudini degli sportivi dettate dalla pandemia e ci siamo messi in moto per capire che cosa cambiare nel nostro settore – racconta Danilo Mazzacuva – Da general manager gestivo tanti trainer accumunati da un problema: il vincolo del contratto stipulato con la struttura. Con Bulb rendiamo i trainer indipendenti, dando loro la possibilità di far crescere il loro business e creare il proprio brand. Gli spazi proposti non sono utili solo per gli allenamenti, ma anche come punto di partenza per i professionisti desiderosi di lanciare dei progetti indipendenti. La nostra mission è quella di portare il settore del fitness ad un altro livello di consapevolezza nella società con i trainer come motore del cambiamento. Ci piacerebbe che le persone non si chiedessero più dove andare ad allenarsi, ma con chi iniziare il proprio percorso di benessere, fisico e mentale».
Niente abbonamenti, niente costi aggiuntivi, queste soluzioni smart rappresentano una valida alternativa per coloro che vogliono svincolarsi dagli abbonamenti in palestra ma non rinunciare a una sana dose di sport.