Dalle politiche Ue alle agromafie: gli agricoltori del Sud lanciano un Sos per piante di arance, limoni e mandarini (ma quelle calabresi provano a sbarcare sul mercato di Dubai)
Quella che si rischia è una vera strage di piante di arance, ma anche limoni e mandarini, che sta stravolgendo il paesaggio con danni all’economia e la perdita di posti di lavoro. Migliaia di agricoltori del Sud si sono quindi dati appuntamento a Catania per difendere l’agricoltura Made in Italy che rischia di perdere i prodotti simbolo, dalle arance ai mandarini, ma anche i pomodori, il grano, l’olio e il latte sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie.
La difficoltà di impresa al Sud
La mobilitazione della Coldiretti parte dal mezzogiorno dove gli agricoltori porteranno le testimonianze sulle difficoltà di fare impresa ma anche storie di successo, opportunità e proposte per la ripresa economica, occupazionale e per la tutela ambientale. Un’occasione anche per il primo studio sul rischio estinzione della vera spremuta italiana, con analisi sui consumi e sulla produzione ma anche dimostrazioni pratiche e consigli per fare scelte di acquisto consapevoli. Per la prima volta verra’ mostrata nell’Isola l’inquietante “collezione” dei piu’ scandalosi prodotti agroalimentari, venduti in Italia, in Europa e nel mondo con nomi che richiamano gli episodi, i luoghi e i personaggi della mafia che vengono sfruttati per fare un business senza scrupoli sul dolore delle vittime e a danno dell’immagine del Paese.
Intanto le arance calabresi sbarcano a Dubai
Intanto è in partenza per Dubai il primo carico di arance calabresi. La capitale di uno dei sette Emirati nel 2020 , con il tema “Collegare le menti, creare il futuro” sarà la sede di Expo. “E’ un mercato quello degli Emirati Arabi Uniti che intendiamo curare con grande attenzione – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – perché foriero di un interessante sviluppo”. Le arance coltivate in Calabria, in particolare nella Piana di Rosarno-Gioia Tauro, saranno spedite dall’azienda agricola Spagnuolo che ha sede a San Ferdinando e aderisce alla rete di campagna amica già fornitore per la grande distribuzione con il marchio Fai (firmato agricoltori italiani). Una iniziativa che si propone di organizzare e promuovere sui mercati le produzioni delle Filiere Agroalimentari Italiane garantendo la tracciabilità, la sostenibilità ambientale e l’equa distribuzione del valore tra gli attori delle filiere.
Pil, l’agricoltura fa +8,4% nel quarto trimestre
L’agricoltura intanto fa registrare il più elevato incremento del Pil nel quarto trimestre 2015 con il valore aggiunto che sale dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come dice una analisi Coldiretti relativa ai dati Istat sul Pil. A preoccupare restano i segnali di deflazione che vengono dalle campagne italiane nel 2016 a causa del crollo dei prezzi pagati ai produttori, dal -60% dei pomodori al -30% per il grano duro fino al -21% per le arance rispetto all’anno scorso.