Pioggia di critiche su Tinder. Una nuova feature dell’app di dating di Sean Rad svela chi sono i tuoi amici che usano l’app attingendo dai contatti di Facebook.
Tinder, la nota app di dating, sperimenta una nuova funzione: permetterà agli utenti di organizzare incontri di gruppo e conoscere nuove persone. L’esperimento è partito in Australia e sta facendo piovere una pioggia di critiche sulla startup di Sean Rad. La nuova feature svela chi sono tutti i tuoi amici su Facebook che utilizzano l’app, riporta Business Insider. E la privacy va a farsi benedire. Potrebbe essere un incredibile autogol? Negli Usa i giornali sono discordi.
Incontri di gruppo per utenti di Tinder
Si chiama Tinder Social e nasce per organizzare eventi di gruppo con amici o gruppi di altre persone: «Se cerchi nuove persone con cui condividere interessi e fare nuove avventure, Tinder social è il miglior modo per organizzare uscite con nuovi amici» si legge sul blog. Tutto molto bello, peccato che la funzione si attiva in automatico senza che la persona inserita abbia la possibilità di richiedere o meno di essere aggiunta. Una cosa di non poco conto se si pensa che in questo modo gli utenti si trovano all’interno di una lista che tutti i loro amici su Facebook, che hanno scaricato a loro volta l’app, possono vedere. Insomma, tutti verranno a sapere che la usi, anche se tu non vuoi.
Come funziona
Basta cliccare su “Start a group” per creare il gruppo e attingere alla lista dei tuoi amici proprio da Facebook, scoprendo chi sono quelli che usano l’app. C’è a dire il vero un’opzione all’interno del menu che ti consente di evitare di essere aggiunto e ti cancella dalla lista.
La reazione dei primi utenti non è delle migliori
“Fantastico – scrive Ally – Tinder Social mostra i tuoi amici di Facebook che hanno l’app, anche quelli che sono fidanzati”. Mentre altri evidenziano che la nuova funzione è un attacco alla privacy: «La prima volta che ho visto Tinder Social sono rimasto scioccato perché pensavo che un app così importante tenesse più a cuore la privacy» spiega un utente che l’ha provata a Business Insider.
Ovunque sulla rete aumentano i commenti di chi polemizza e fa ironia sul nuovo strumento, mentre Rosette Pambakian, responsabile della comunicazione e del brand difende l’idea: «Gli utenti che non vogliono essere aggiunti possono selezione l’apposita funzione sul menu. Per ora è solo un test anche se ormai Tinder non è più segreta, dato che il 70% di chi la usa l’ha scoperta grazie al consiglio di un amico».
Il test partito in Australia potrebbe presto arrivare in Europa. Come successo con altre funzioni dell’app, come il SuperLike.
Tinder, l’app abituata alle polemiche
Non basteranno alcune critiche a fermare Sean Rad, 30enne americano, il volto dell’app di incontri più conosciuta al mondo. Disponibile in 30 lingue, Tinder ha 50 milioni di utenti stimati (dati 2015). Fin dagli inizi è stata sommersa da polemiche da chi la accusa di essere solo un modo per avere incontri sessuali in modo facile. Recentemente, Merill Lynch l’ha valutata 1,35 miliardi di dollari.