La collaborazione tra pubblico e privato ha permesso alla capitale olandese di avviarsi lungo un percorso di innovazione che passa attraverso l’attenzione all’ambiente e la condivisione dei dati. Decine i progetti presenti sulla piattaforma Amsterdam Smart City
I tulipani, i canali, il quartiere a luci rosse, i coffee-shop. Quando si pensa ad Amsterdam non si può fare a meno di concentrarsi sugli elementi tipici, e forse anche su qualche cliché, che contraddistinguono la città. Ma oggi la capitale dei Paesi Bassi si fa notare anche per altre caratteristiche. Per gli oltre 820 mila residenti di questa città dell’Olanda settentrionale la modernità non si è fermata alla legalizzazione della prostituzione e alla tolleranza nei confronti della cannabis. La collaborazione tra pubblico e privato, il ruolo primario dato all’informazione e ai dati, l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità sono le tre strade scelte dalla città per creare nuove possibilità di sviluppo. A confermarlo sono due dei personaggi chiave di Amsterdam Smart city, Ger Baron e Joost Brinkman. Dalle infrastrutture all’educazione, dalla mobilità all’energia, sono molte le occasioni di rinnovamento in cui si sta esercitando la capitale olandese. Ed è facile renderesene conto visitando il sito che le raccoglie tutte.
Infrastrutture e tecnologia
Per prima cosa i dati: la piattaforma Unified Mobile Services Platform raccoglie in un unico posto tutto ciò che serve per l’automazione dei servizi cittadini. Sanità, multe, utenze idriche e del gas: grazie a questo strumento Amsterdam ha ridotto in maniera significativa le code agli sportelli degli uffici e ha reso più facile comunicare con le strutture governative da remoto. E poi c’è un sito, data.amsterdam.nl, che rende disponibili online tutti i dati di alcune istituzioni pubbliche per aumentare la trasparenza e l’efficienza di un governo condiviso. Sta per nascere anche una community, la Amsterdam tech city, che ha lo scopo di chiamare a raccolta tutti gli innovatori, gli hackers e i makers per sperimentare i settori della blockchain, dell’Internet of Things (IoT) e dei Big/Open Data. E dare un ulteriore stimolo al cambiamento. Innovare non significa, però, dimenticare la fisionomia della città. C’è un progetto infatti che si concentra sulla rete di canali che attraversa Amsterdam. Gli Amsterdecks aiuteranno i residenti a godere meglio di questa attrazione cittadina, mantenendola più pulita e addirittura balneabile.
Anche le strade saranno più accoglienti, soprattutto per chi si sposta in bici. Ad Amsterdam il numero di biciclette è notevole e spesso il traffico è congestionato più dalle due ruote che dalle automobili. Il porto di Amsterdam ha deciso, quindi, di dotarsi di un sistema di illuminazione stradale che è alimentato a energia solare ed eolica. Il ciclista che si avvicina alla zona può addirittura modificare a suo piacimento la luce tramite un’applicazione sullo smartphone. L’idea è quella di estendere questo sistema anche ad altre zone della città.
Energia, acqua e rifiuti
È in fase di implementazione anche un innovativo sistema per immagazinare il caldo e il freddo. Il progetto prevede di estrarre aria fredda dalle attuali condutture dell’acqua potabile che durante l’inverno hanno una temperatura al di sotto della richiesta degli utenti. Per quanto riguarda il riscaldamento, invece, basterà raccogliere il calore generato dall’inceneritore di rifiuti che è in quantità tale da non poter essere usato tutto nello stabilimento. Questo progetto ha un obiettivo molto preciso: ridurre le emissioni di anidride carbonica di 1.900 tonnellate all’anno, cominciando da ottobre 2017. Per stimolare poi anche i privati cittadini proprietari di casa a usare l’energia in maniera responsabile, senza sprechi, la città ha anche pensato a un bando. City-zen retrofitting premierà coloro che presenteranno un progetto di ristrutturazione della propria abitazione in grado di ridurre al massimo le emissioni con pannelli solari, sistemi di ventilazione e pompe di calore. L’iniziativa è partita nel 2014 con l’obiettivo di rinnovare più di 700 edifici in città con un finanziamento totale di 2,6 miliardi di euro. La città è dotata anche di una mappa del riutilizzo energetico. Si chiama Energy Atlas e ha come scopo quello di incoraggiare i cittadini a darsi da fare in questo senso, grazie alla consapevolezza di quanto viene fatto vicino a loro. Amsterdam ha avviato insieme ad alcuni partner privati anche un progetto che la porterà a essere tra le città più sostenibili entro il 2040. Si tratta della Climate street che vuole portare l’attenzione all’ambiente nelle strade dello shopping.
Ma le idee non si fermano qui. E così osserviamo l’istallazione di pannelli solari sulle stazioni della metropolitana o sui tetti delle case e la creazione di una piattaforma che raccoglie delle soluzioni alternative per la gestione delle acque piovane. Al centro di queste iniizative ci sono comunque sempre i cittadini che si attivano per dare alla città efficienza e funzionalità. In fondo, come dice lo slogan del progetto: «Ogni goccia conta».
La gestione virtuale del traffico
Un sistema di gestione automatica del traffico permette di tenere sempre sotto controllo quello che accade sulle strade. Il sistema Traffic Link fornisce assistenza ai veicoli coinvolti in incidenti, aiuta a ridurre e ottimizzare i tempi di spostamento e dà consigli personalizzati sui percorsi da preferire. Si stima che questo meccanismo abbia già ridotto del 10 per cento le ore perse in auto. E ora l’obiettivo è integrare Traffic Link nel sistema di navigazione così che la tecnologia possa essere facilmente accessibile a tutti. Il progetto di efficientamento logistico e ambientale dei trasporti non si ferma solo ai mezzi su gomma. Anche le barche contribuiranno a ridurre l’inquinamento cittadino: nel porto di Amsterdam sono state installate 200 stazioni di ricarica elettrica per sostituire il diesel come fonte di energia per l’elettricità a bordo. Ricaricarsi è semplice: basta collegare un cavo e attivare con una telefonata e un codice personale l’erogazione.
Una casa stampata in 3D
Dal 2014 è attivo un progetto di 3 anni per realizzare una casa con la stampa in 3D. L’idea è stata lanciata dallo studio di architetti Dus. Il design della casa consiste in diverse stanze che saranno stampate una per volta e poi assemblate. Il risultato sarà una canal house, la costruzione tipica della capitale olandese, alta e sottile, che si affaccia su un canale. Il materiale sarà di origine biologica o addirittura riciclato, ma in grado di assicurare stabilità alla struttura.
La Amsterdam Innovation Arena
La città si è dotata anche di un innovativo stadio, la Amsterdam Innovation Arena. Oltre a migliorare l’esperienza di divertimento di chi lo frequenta, la struttura vuole assicurare la sicurezza di chi arriva lì e vuole dimostrare di essere sostenibile e in linea con le tendenze della cosiddetta economia circolare: riciclo, riuso, energia pulita. Chiunque voglia contribuire con una sua idea a migliorare questo progetto è ben accetto: multinazionali e startup sono invitate a proporre innovazione tecnologica e sociale per l’arena.