<div class="at-above-post addthis_tool" data-url="https://thefoodmakers-admin.startupitalia.eu/63674-20190205-just-eat-lancia-la-save-bag-doni-un-pasto-guadagni-uno-sconto"></div><p><a href="https://thefoodmakers-admin.startupitalia.eu/62797-20180805-foodora-lascia-litalia-ci-le-nostre-startup-presidiare-mercato"><strong>JustEat</strong></a> si unisce a Cuki e al Banco Alimentare per il progetto #iononsprecoconSaveBag. L’obiettivo è ovviamente sensibilizzare clienti e ristoratori contro lo spreco alimentare in Italia e di farlo in occasione della<strong> Giornata nazionale dedicata al tema</strong> che si celebra il 5 febbraio.</p>
<h2>Che cos&#8217;è la Save Bag</h2>
<p><strong>Che cos’è Save Bag?</strong> Si tratta di una <strong>vaschetta antispreco</strong> inventata da Cuki fin dal 2016 e nata sempre in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare per recuperare il cibo in eccedenza nelle mense aziendali. Grazie a Just Eat e al suo progetto Ristorante solidale la Save Bag arriva adesso in edizione speciale nei ristoranti partner dell’applicazione di cibo a domicilio.</p>
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<p>Purtroppo, almeno per il momento, non ovunque. Si parte <strong>con i primi 50 locali</strong> che proprio dal 5 febbraio avranno a disposizione la Save bag su Milano, Torino e Roma. Poi l’iniziativa si allargherà a tutto il Paese grazie alla possibilità, per oltre 10mila ristoranti partner di Just Eat, di richiedere gratuitamente Save Bag sullo shop dedicato, <a href="http://www.justeatshop.it">www.justeatshop.it</a>.</p>
<h2>Ancora pochi chiedono la &#8220;doggy bag&#8221;</h2>
<p>D’altronde, secondo una ricerca condotta da Just Eat fra i propri ristoranti partner, oltre la metà dei locali intervistati offre la possibilità ai propri clienti di portare via il cibo non consumato durante il pasto. Tuttavia <strong>sono ancora pochi i clienti che sfruttano di questa opportunità</strong> e chiedono di incartare e portare a casa il cibo avanzato: solo il 12% lo fa quasi sempre, il 10% una volta su due, il 28% raramente e quasi il 50% quasi mai. Un bel problema.</p>
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<p>In fondo, è solo una questione di consapevolezza. “<strong><em>C’è bisogno di più informazione sul tema</em></strong>” dichiara infatti oltre il 35% dei ristoranti intervistati. Oltre la “doggy bag” e spaziando verso il tema più ampio dello spreco, incide sicuramente la scarsa conoscenza dei ristoranti della cosiddetta <strong>legge Gadda 116/2016</strong>, introdotta proprio per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari <strong>a fini di solidarietà</strong>. Più della metà dichiara di non conoscere, rispetto al 16% che sa di cosa si tratta.</p>
<h2>il 50% dei ristoratori dichiara eccedenze</h2>
<p>Il fenomeno dello <strong>spreco</strong> è ancora enorme. <strong>Oltre il 50% dei ristoratori dichiara di avere delle eccedenze</strong>, il 32% una volta alla settimana e il 20% più di una. Anche se, per fortuna, cresce rispetto a simili rilevazioni effettuate dalla piattaforma tre anni fa la percentuale di coloro che rispondono di <strong>non avere mai eccedenze</strong> (40%), spiegando di ottimizzare la spesa giornaliera (75%) e appunto di utilizzare le “save bag” per i clienti (40%) come azioni quotidiane per non aggravare la problematica dello spreco di cibo, mentre quasi il 18% dona pasti a chi ne ha bisogno a fine giornata. A finire fra i rifiuti sono fondamentalmente <strong>frutta e verdura</strong>, piatti pronti (panini, insalate, tramezzini, piatti unici composti) e poi pane, uova e latticini. Infine carne e pesce.</p>
<h2>JustEat: un pasto per ogni Save Bag postata su Instagram</h2>
<p>“<em>La scelta di collaborare con due realtà di valore come Cuki e Banco Alimentare nasce dalla volontà di <strong>continuare a sostenere la missione iniziata più di due anni fa con <a href="https://thefoodmakers-admin.startupitalia.eu/57766-20161222-just-eat-ponyzero-food-delivery">Ristorante Solidale</a></strong>, promuovendo sempre nuove iniziative legate al tema dello spreco e alimentando azioni virtuose per i nostri ristoranti e i consumatori, sostenendo al contempo concretamente chi ne ha più bisogno</em> – ha spiegato spiega <strong>Daniele Contini</strong>, country manager di Just Eat in Italia – <em>la leva del digitale in chiave social, in particolare, ci consente di educare ancor meglio i consumatori, sfruttando strumenti già utilizzati al ristorante, come Instagram, che possono dunque avere un ruolo di semplificatore verso nuove abitudini anti-spreco</em>”.</p>
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<p>Non basta. Per ogni vaschetta richiesta al ristorante dai clienti, e utilizzata per portare a casa con sé il cibo avanzato, <strong><a href="https://thefoodmakers-admin.startupitalia.eu/56861-20161006-justeat-startup-food">Just Eat</a> donerà infatti un pasto a favore di Banco Alimentare</strong>, organizzazione che dal 1989 ogni giorno sostiene circa 8mila associazioni che accolgono più di un milione e mezzo di persone in difficoltà. Per avviare la donazione basterà <strong>scattare una foto della propria Save Bag</strong> e condividere lo scatto su <a href="https://thefoodmakers-admin.startupitalia.eu/63152-20181007-ristorante-adesso-lo-prenoti-instagram"><strong>Instagram</strong></a> usando l’hashtag <strong>#iononsprecoconsavebag</strong> e ricordarsi di taggare l&#8217;account <strong>@justeat_it</strong>. Just Eat premierà inoltre il cliente, per la prima vaschetta postata, con uno <strong>sconto del 15%</strong> utilizzabile per ordinare a domicilio dal proprio ristorante preferito. Per i ristoranti partner di Just Eat, il kit Save Bag sarà invece disponibile <strong>gratuitamente</strong> sullo shop dedicato, www.justeatshop.it, con all’interno le vaschette antispreco e il materiale informativo per far conoscere ai clienti l’iniziativa e incentivare l’utilizzo delle vaschette.</p>
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<p>“<em>Insieme a Just Eat abbiamo compiuto un altro importante passo nella lotta allo spreco alimentare contribuendo anche a diffondere una buona pratica come quella di portarsi a casa il cibo non consumato nei ristoranti &#8211;</em> ha aggiunto <strong>Carlo Bertolino</strong>, direttore marketing divisione largo consumo di Cuki Cofresco &#8211; <em>questa abitudine, ormai consolidata all’estero, <strong>in Italia incontra ancora resistenze e provoca imbarazzo</strong>. Cuki, inoltre, da tempo è impegnata nell’attività di responsabilità sociale, offrendo i propri contenitori per la protezione, trasporto e conservazione degli alimenti a sostegno del Progetto Siticibo del Banco Alimentare: con il progetto Cuki Save the Food in otto anni sono state recuperate <strong>oltre 10 milioni di porzioni di cibo non consumato dalle mense aziendali, scolastiche e ospedaliere</strong>, destinate agli enti caritativi impegnati a offrire pasti agli indigenti</em>”.</p>
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Just Eat lancia la Save Bag: doni un pasto e guadagni uno sconto

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In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare la piattaforma di food delivery presenta la sua vaschetta con Cuki e il Banco Alimentare

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