L’obiettivo di Under: i foodies internazionali
Al suo interno i clienti più avventurosi potranno godersi un pasto da 18 portate gourmet, pensate per attirare clienti internazionali.
Come spiega Gaute Ubostad, uno dei fondatori del progetto, l’obiettivo è porre Under e la Norvegia meridionale sulla mappa dei foodies di tutto il mondo. “Credo che sarà un’attrazione che porterà più persone a considerare eccitante venire in Norvegia, combinando una visita da noi con altre mete”.
Per costruire Under ci sono voluti due anni. Il progetto, creato dallo studio di architettura Snøhetta, è stato realizzato in due anni. Le porte del ristorante sono state aperte al pubblico a marzo 2019.
Può contenere 100 persone: il numero di coperti è 40. Qui il cibo resta il cuore di tutto, ma attorno ad Under ruotano anche numerosi progetti di ricerca che mirano ad offrire ai clienti del ristorante una conoscenza e un’esperienza diretta del mondo sottomarino.
Per far ciò, la struttura architettonica doveva essere pensata accuratamente. Per questo Under rappresenta anche uno spunto interessante per gli appassionati del settore.
Under, una “meraviglia” sottomarina
Il concept alla base della costruzione rimanda alla formazione primordiale delle pietre. Il monolite sembra sorgere dalle acque, in una specie di installazione artistica. L’edificio, per metà sprofondato in acqua, è lungo 34 metri e termina con una grande vetrata che offre un posto in prima fila sulla vita sottomarina.
Il nome del ristorante, Under, non è scelto casualmente e ben si collega a quel senso di meraviglia e maestosità incarnate nella costruzione. Infatti, in norvegese, la parola “under” significa sia “sotto” che “meraviglia“.
La struttura è pensata per sopravvivere in modo integrato col mare, negli anni. Il guscio di cemento funzionerà come una barriera artificiale, a cui le patelle potranno aggrapparsi e abitare.
I materiali di costruzione sono stati scelti per resistere alla pressione e alle più avverse condizioni marine.
Under, dentro il ristorante
Entrando nel ristorante sottomarino norvegese, si scendono le scale fino al bar, accostato a un’area relax dove i clienti possono rilassarsi prima o dopo il loro pasto.
Al fondo del ristorante c’è una vista sull’oceano unica, resa possibile grazie a un’enorme lastra di vetro. Durante la cena è possibile osservare ogni specie di pesce nuotare attorno alla struttura – merluzzi, granchi, aragoste e persino foche, per citarne alcuni. Ma anche il mare in tempesta potrà rendere unico lo spettacolo.
L’uso sapiente di luci all’esterno della parte subacquea di Under andrà ad attrarre plancton e altre specie animali attorno al ristorante.
Cosa c’è nei piatti di Under
Tra i numeri di Under non ci sono solo i cinque metri e mezzo sotto il livello del mare o i 34 metri di lunghezza della struttura. Il menù cita anche uno dei numeri più amati dai foodies: il km zero.
Infatti saranno serviti pesci e fauna locale, oltre a succulenti frutti di mare. Per gli innovatori e gli sperimentatori folli, saranno disponibili anche piatti a base di pecora e uccelli marini. A dominare queste materie prime ci sarà l’head chef Nicolai Ellitsgaard Pedersen, già parte della storia del ristorante danese Henne Kirkeby Kro.