Arrivato su Nintendo Switch, PlayStation 4 e X-Box One uno dei titoli italiani più attesi: la trasposizione digitale delle avventure di Bud e Terence
La folle mania di catalogare persino l’impossibile che contraddistingue il mondo moderno ha portato a coniare, per fare riferimento alle generazioni di questi ultimi decenni, termini cacofonici e discutibili come Millenials e Centennials. Personalmente, per quanto riguarda il nostro Paese, credo che si dovrebbe parlare semplicemente di “generazione Slaps and Beans” (schiaffi e fagioli).
Infatti, chi è nato o cresciuto negli ultimi 51 anni (il loro primo film, Dio perdona… Io no!, è del 1967!) è accomunato dalla visione, continua e ripetuta (anche grazie – o per colpa – di Rete4) delle pellicole con Mario Girotti e Carlo Pedersoli… Per tutti noi, semplicemente, Bud & Terence, da oggi persino “videogiocabili” nel prodotto italiano Slaps and Beans.
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Un videogioco nato davanti a una bella fagiolata
«Bud Spencer e Terence Hill sono probabilmente gli unici a non aver ricevuto un adattamento videoludico degno delle loro avventure. Quindi, davanti a una bella fagiolata con salsicce e birra, abbiamo iniziato a lavorare all’idea, capire cosa ci serviva e se fosse realizzabile. Ci sono voluti diversi anni per arrivare a mettere insieme tutto il necessario per la campagna Kickstarter, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!», racconta a StartupItalia! Marco Agicola, programmatore di Trinity Team, parlando della genesi di Slaps and Beans,
La raccolta fondi e l’entusiasmo dei fans
La campagna su Kickstarter ha subito dimostrato ai ragazzi della software house emiliana quanto fosse atteso un videogioco su Bud Spencer e Terence Hill: gli sviluppatori avevano fissato il traguardo a 130mila euro ma in totale dai finanziatori (gente comune: studenti, impiegati e casalinghe) sono arrivati ben 212.557 euro. Un risultato davvero insperato.
«In verità – rivela Marco sorridendo -, più che per la cifra finale, siamo rimasti sconvolti dal lancio della campagna! Abbiamo deciso di fare partire il kickstarter senza nessun tipo di comunicazione, se non un post su facebook, prendendoci qualche giorno prima di partire con i comunicato stampa. Eppure, il primo giorno la campagna ha raccolto più di 25.000 euro, grazie al solo passaparola! Per noi è stato un chiaro segno di quanto ancora siano amati Bud Spencer e Terence Hill e di quanti non vedessero l’ora che venisse realizzato un gioco su di loro». Insomma, citando la filmografia dei due attori, chi trova un amico, trova un tesoro!
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Chi sono gli autori di Slaps and Beans
«La società – continua Marco – è stata costituita ad inizio 2017, a Bologna, ma in realtà ci conosciamo tutti da molto più tempo e abbiamo collaborato a diversi progetti negli ultimi dieci anni». Attualmente, Trinity Team è composto da: Manuel Labbate (Concept art, Grafica 2D), Gerardo Verna (Programmazione, Grafica 2D e 3D), Fabrizio Zagaglia (Programmazione, Grafica 2D e 3D), Marco Agricola (Programmazione, Sceneggiatura e stesura dialoghi). Età media 34 anni.
«Per lo sviluppo di Slaps And Beans – racconta il programmatore – abbiamo collaborato con Alessandro Pedersoli, Marcus Zölch, Maurizio Palumbo, che si sono occupati della supervisione del progetto, gestione diritti d’immagine e diritti d’autore, web e marketing. Abbiamo inoltre collaborato stabilmente con Michele Postpischl (Musiche aggiuntive ed effetti sonori) e Giuseppe Longo (Grafica 2D)».
Siamo già arrabbiati!
L’obbiettivo che si è posto Trinity Team è duplice e tutt’altro che semplice: trasformare le peripezie cinematografiche di Bud Spencer e Terence Hill in un videogame all’altezza e rispolverare un genere, quello dei picchiaduro a scorrimento (o beat’em up), molto in voga negli Anni ’80 e ’90 (proprio quando venivano girati Nati con la camicia o Miami Supercops) riproposto peraltro con lo stile grafico di quegli anni, come se l’era dei 16-bit non si fosse mai conclusa.
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Si gioca con i ricordi, insomma, sia dei cinefili appassionati degli spaghetti western o più generalmente delle zuffe del duo italiano, sia dei videogiocatori cresciuti a pane e Super Nintendo o Sega Mega Drive (ricchissimi di beat’em up: Street of Rage, Final Fight, Dungeons & Dragons: Tower of Doom, Marvel Super Heroes In War of the Gems, tanto per citare alcuni dei titoli più apprezzati).
Ma in gioco ci sono anche i ricordi degli stessi sviluppatori, che prima di essere tali sono fan accaniti dell’indimenticabile duo e, infatti, durante la chiacchierata rivelano: «Pur avendolo creato noi, la prima volta che abbiamo provato il tutorial ci sono venuti i brividi: la fagiolata notturna, l’umorismo tipico di Bud e Terence, la prima scazzottata del gioco, la cavalcata nel deserto con il sole che sorge e la musica di Trinità che incalza… già dai primi minuti l’emozione è quella di rivivere un loro film e speriamo che il nostro impegno, la nostra passione e l’affetto per quelle pellicole possano raggiungere tutti i loro fan!»
Io sto con gli ippopotami
Slaps and Beans intervalla le interminabili scazzottate che costituivano anche l’ossatura di ogni film con Bud e Terence con piccoli ma riusciti minigiochi, che vanno dalle sessioni su veicoli a vere e proprie gare automobilistiche (ovviamente a bordo della dune buggy rossa di Altrimenti ci arrabbiamo!). In questo modo non fa pesare sul giocatore gli anni che il genere, quello dei picchiaduro a scorrimento, porta sulle spalle, diversificando il più possibile l’offerta ludica.
Porgi l’altra guancia
La modalità cooperativa a 2 (purtroppo solo in locale, niente online) permette di arricchire la formula con semplici enigmi che richiedono, appunto, la collaborazione: mentre uno dei due raggiunge il terminale per aprire il portone, l’altro deve occuparsi dei nemici, sfruttando con intelligenza la proverbiale agilità di Terence Hill che gli consente di arrampicarsi un po’ ovunque e la caratteristica forza bruta di Bud che lo rende un vero e proprio Bulldozer.
Tutto questo mentre si rivivono scene ormai diventate iconiche: nel caso vi stiate chiedendo se è presente la sequenza del coro dei pompieri… be’, una immagine dovrebbe avervi già risposto. Averla citata ci permette di spendere qualche carattere anche sul comparto audio, che pesca a piene mani dalle musiche più note della loro filmografia.
In definitiva, Slaps and Beans è in grado di intrattenere per cinque – sei ore: non tanto, ma l’importante non è la quantità ma la qualità del tempo trascorso. Se si escludono alcune piccole cadute di stile e diversi momenti morti, legati un po’ all’inesperienza degli sviluppatori, un po’ a un genere ormai vetusto, mentre si gioca è possibile accorgersi di impugnare il pad con un sorriso ebete stampato sul viso. Questo perché Slaps and Beans è letteralmente intriso di fagioli e di schiaffi, come le pellicole di Bud e Spencer. La missione insomma può dirsi felicemente compiuta. Anche per questo, vorremmo che i ragazzi di Trinity Team riuscissero in qualche modo a tirare fuori un seguito.
Naturalmente durante la nostra chiacchierata abbiamo chiesto se ci siano sequel e saghe all’orizzonte e loro ci hanno risposto che, almeno al momento, resteranno «concentrati esclusivamente su Slaps and Beans fino all’autunno, quindi è ancora presto per parlare di progetti futuri». Noi, speriamo che faccia fede il detto, rivisto alla maniera di Bud e Terence, Non c’è due senza quattro!